microdonazione
s. f. Contributo in denaro di modesta entità.
• «Cosa abbiamo più degli americani? Due cose: il fatto che le organizzazioni no profit possono essere sostenute anche attraverso migliaia di microdonazioni libere se lanciano progetti specifici. E poi il fatto che ogni vip ha un profilo social, dove vengono raccolte tutte le statistiche delle donazioni effettuate con una biografia charity di ogni testimonial» (Francesco Fusetti riportato da Riccardo Luna, Repubblica, 16 luglio 2013, p. 21, Cronaca) • In Italia il modello di finanziamento pubblico pesante è stato sostituito da un modello che strizza l’occhio a quello statunitense, in cui privati e società di capitali possono influenzare la vita democratica attraverso ingenti finanziamenti, mentre le fondazioni private [...] non sono regolamentate a dovere. Eppure, per finanziare la politica in modo genuino una terza via c’è: le microdonazioni e la partecipazione diffusa. È la strada che il M5S segue dalle origini, impedendo che con la forza del denaro la voce di uno potesse oscurare quella di un altro. (Roberto Fico, Corriere della sera, 18 maggio 2017, p. 11, Politica) • Vogliamo coinvolgere i cittadini con audizioni pubbliche, per condividere i curricula dei dirigenti per le società pubbliche, prima di sceglierli; avviare processi di audit e verificare che le scelte passate, e future, siano a prova di infiltrazioni mafiose! Solo con la trasparenza di chi non deve restituire favori (siamo liberi con le microdonazioni dei nostri sostenitori), possiamo far rinascere la Superba. (Luca Pirondini, Secolo XIX, 22 maggio 2017, p. 18, Genova).
- Composto dal confisso micro- aggiunto al s. f. donazione.
- Già attestato nella Repubblica del 10 gennaio 1998, Roma, p. V (Fra[ncesca] Giu[liani]).