microfono
micròfono [Comp. di micro- e -fono] [ACS] [ELT] Trasduttore acustoelettrico che trasforma in un segnale elettrico (tensione o intensità di una corrente elettrica, detta tensione fonica o corrente fonica) un suono o, in generale, un'onda elastica: v. rivelatori sonori. Un m. è schematicamente costituito da un organo meccanico mobile, esposto all'onda sonora e destinato a operare la trasformazione di una grandezza acustica (per es., il gradiente di pressione sonora) in una grandezza meccanica (per es., uno spostamento), e da un organo elettrico a esso collegato, destinato a operare la trasformazione della grandezza meccanica in una grandezza elettrica (per es., una variazione di corrente). Dal punto di vista fisico è possibile classificare i numerosi tipi di m. oggi in uso seguendo vari criteri. In primo luogo, si possono dividere i m., in base alla natura dell'organo meccanico, in m. a membrana, m. a nastro e m. a cellula; le prime due dizioni si riferiscono alla forma dell'organo mobile, la terza comprende alcuni tipi di m. (per es., i m. a filo caldo) nei quali l'organo meccanico forma un'unità indivisibile con quello elettrico. In base poi alla trasformazione acustico-meccanica utilizzata, si hanno: (a) m. a pressione, nei quali una sola faccia dell'organo mobile (membrana o nastro) è esposta all'onda sonora e su essa viene ad agire una forza proporzionale alla pressione sonora; (b) m. a gradiente di pressione, nei quali entrambe le facce dell'organo mobile sono esposte all'onda sonora e sull'organo stesso viene ad agire una forza proporzionale al gradiente della pressione sonora tra faccia e faccia; (c) m. a spostamento, nei quali la grandezza meccanica utile ai fini della successiva trasformazione in grandezza elettrica è lo spostamento dell'organo mobile; (d) m. a velocità, nei quali la grandezza meccanica che interviene nel loro funzionamento è la velocità di spostamento del-l'organo mobile; sono chiamati m. a velocità anche i m. a filo caldo (v. oltre), in quanto la loro tensione d'uscita risulta proporzionale al valore efficace della velocità di vibrazione delle particelle del mezzo acustico. In base infine al principio fisico sfruttato per ottenere la trasformazione della grandezza meccanica in grandezza elettrica, si hanno m. a variazione di resistenza, m. elettromagnetici, m. elettrostatici o a condensatore, m. piezoelettrici e altri. In base alla possibilità di consentire sia la trasformazione di una grandezza acustica in una grandezza elettrica, sia quella inversa, si possono avere in via di principio m. reversibili, che possono quindi funzionare sia da m. che da ricevitore (per es., i m. piezoelettrici) e m. irreversibili, nei quali la trasformazione della grandezza elettrica in una acustica non può avvenire in quanto, nel funzionamento come m., l'energia elettrica non proviene solo dalla trasformazione dell'energia meccanica di un'onda sonora, ma anche da una sorgente di energia ausiliaria, per cui il segnale acustico serve semplic. per modulare la potenza elettrica fornita da questa (per es., i m. a carbone). Dal punto di vista tecnico hanno poi rilevanza alcuni parametri, i più importanti dei quali sono i seguenti: (a) sensibilità, rapporto fra la tensione d'uscita e la pressione acustica del campo sonoro libero (supposto cioè non perturbato dalla presenza del m. stesso), espressa, per es., in mV/bar; (b) curva caratteristica di frequenza o curva di fedeltà o curva di risposta, cioè il diagramma che illustra il modo di variare della sensibilità in funzione della frequenza dell'onda sonora; (c) curva caratteristica di direzionalità, che è il diagramma che illustra, per una certa frequenza, il modo di variare della sensibilità in funzione della direzione d'arrivo dell'onda sonora in un piano, generalm. orizzontale, contenente il m.; in genere i m. a pressione hanno una caratteristica onnidirezionale e quelli a gradiente di pressione una caratteristica bidirezionale; combinando, con opportuni accorgimenti costruttivi, i due tipi di funzionamento, si ottiene una caratteristica unidirezionale (a cardioide), molto utile quando interessa definire insieme la direzione e il verso d'arrivo dell'onda sonora; (d) impedenza d'uscita, che è l'impedenza misurata ai morsetti d'uscita del m.; il suo valore viene adattato mediante trasformatori al valore richiesto dalla linea o dall'amplificatore a cui il m. è connesso; (e) rumore di fondo, che è la tensione generata in assenza di segnale sonoro, dovuta a varie cause; esso determina il limite inferiore dei segnali sonori utilizzabili. Costruttivamente, gli organi di un m. sono normalmente raggruppati in una unica, solida struttura (capsula microfonica), alloggiata, spesso in modo che ne sia facile la sostituzione, in un involucro protettivo, provvisto di una finestra grigliata per l'esposizione della capsula ai suoni nonché di innesti per le necessarie connessioni elettriche, e conformato in modo opportuno; l'intero dispositivo (capsula microfonica, involucro, eventuali accessori di sostegno) prende estensiv., a seconda della forma dell'involucro, il nome di m. a mano (da impugnare), m. a collo (da appendere sul petto con apposito cordoncino), da tavolo (con piccola base verticale), m. da terra (con sostegno da pavimento e asta di supporto regolabile), ecc. La connessione tra un m. e il relativo complesso elettroacustico (amplificatore, registratore, ecc.) è fatto di norma con un cavetto flessibile schermato; in qualche caso il collegamento è fatto via radio, il m. essendo connesso a un piccolo radiotrasmettitore a transistori, da tenere in tasca, e l'amplificatore essendo collegato a un radioricevitore: a tali dispositivi (radiomicrofoni) ricorrono, per es., insegnanti, conferenzieri, ecc., i cui movimenti potrebbero essere limitati o intralciati dall'usuale cavo di collegamento diretto. ◆ [ACS] [ELT] M. a bobina mobile: v. rivelatori sonori: V 81 b. ◆ [ACS] [ELT] M. a carbone: v. rivelatori sonori: V 82 b. ◆ [ACS] [ELT] M. a condensatore: v. rivelatori sonori: V 80 f. ◆ [ACS] [ELT] M. a conduttore mobile: v. rivelatori sonori: V 81 b. ◆ [ACS] [ELT] M. a filo caldo: v. rivelatori sonori: V 82 d. ◆ [ACS] [ELT] M. a gradiente di pressione: v. rivelatori sonori: V 80 c. ◆ [ACS] [ELT] M. a nastro: particolare tipo di m. a conduttore mobile: v. rivelatori sonori: V 81 d. ◆ [ACS] [ELT] M. a pressione: v. rivelatori sonori: V 79 f. ◆ [ACS] [ELT] M. a velocità: v. rivelatori sonori: V 80 e. ◆ [ACS] [ELT] M. bidirezionale: v. rivelatori acustici: V 80 d. ◆ [ACS] [ELT] M. elettronico: un m. che sia realizzato in tuttuno con un suo amplificatore elettronico. ◆ [ACS] [ELT] M. elettrostatico: lo stesso che m. a condensatore. ◆ [ACS] [ELT] M. misto: v. rivelatori sonori: V 80 e. ◆ [ACS] [ELT] M. piezoelettrico: v. rivelatori sonori: V 81 e. ◆ [ACS] [ELT] M. sonda: v. rivelatori sonori: V 82 d. ◆ [ACS] [ELT] M. ultradirezionale a linea acustica e a riflettore: v. rivelatori sonori: V 82 d.