microprestito
(micro-prestito), s. m. Prestito di una somma di denaro di modesta entità.
• C’è chi racconta di una ragazza che, venduto il suo bar, non riusciva ad avere dalla banca neanche un microprestito per le spese burocratiche per la cessione, «e così un imprenditore si è offerto di prestarle la somma necessaria. Ma con quali garanzie?». (Giulia Destefanis, Repubblica, 2 luglio 2013, Genova, p. II) • Uno dei progetti più importanti resta il Prestito della speranza, nato grazie a un accordo tra la Cei e l’Associazione bancaria italiana, e realizzato grazie alla rete delle Caritas diocesane. In Italia, nel 2012 (a soli due anni dalla prima legge in materia), sono stati concessi 7.167 microprestiti, per un ammontare di 63 milioni di euro. I finanziamenti a tasso agevolato vanno in due direzioni: gli interventi socio-assistenziali alle famiglie in difficoltà, e il sostegno alle piccole imprese, che a loro volta possono permettersi di assumere uno o due dipendenti. (Lorenzo Galliani, Avvenire, 3 gennaio 2014, p. 20, Attualità) • «Abbiamo anche messo a punto un sistema di micro-prestiti per aiutare gli abitanti a prendersi cura di se stessi. Sono progetti nei quali credo molto, e che talora finanzio io stesso, di tasca mia» (Matt Damon intervistato da Silvia Bizio, Repubblica, 6 agosto 2016, p. 50, Spettacoli).
- Composto dal confisso micro- aggiunto al s. m. prestito.
- Già attestato nella Stampa del 2 luglio 1999, p. 18, Economia (Luigi Grassia).