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midazolam

Dizionario di Medicina (2010)
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midazolam


Farmaco appartenente alla classe delle benzodiazepine, che ha la particolarità di un metabolismo accelerato. Viene usato come ipnotico, dato che la sua breve emivita non causa solitamente sedazione e sonnolenza durante il giorno. L’uso di m. è legato tuttavia a una facile assuefazione con aumento del dosaggio e, di conseguenza, l’interruzione del trattamento può provocare disturbi da astinenza (simili a quelli per le altre benzodiazepine).

Vedi anche
benzodiazepina Composto chimico, C9H8N2; dall’isomero 1-4, di struttura  formula derivano diversi composti, caratterizzati dalla presenza di un terzo anello benzenico, dotati di proprietà tranquillanti e talora miorilassanti e anche ipnoinducenti. A tali composti, classificati come ansiolitici, appartengono il clordiazepossido, ... assuefazione In farmacologia, il complesso dei comportamenti e cambiamenti fisiologici che si associano all’uso delle droghe. Con più preciso riferimento a condizioni specifiche associate all’abuso di droghe, si parla di dipendenza per la situazione in cui l’uso di una droga acquista priorità preminente o assoluta ... sedativo Farmaco che agisce sul sistema nervoso diminuendone l’eccitabilità. È un termine molto generico anzitutto perché non tiene conto del livello del sistema nervoso su cui si svolge l’azione (centri corticali, sottocorticali, neurovegetativi, oppure terminazioni periferiche) e secondariamente perché comprende ... farmaco Qualsiasi sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante un’azione chimica, fisico-chimica o fisica. Quando l’impiego di un farmaco è volto a ricondurre alla norma una funzione patologicamente alterata ...
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  • BENZODIAZEPINE
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