MIDDELBURG (A. T., 44)
Città dell'Olanda, capoluogo della provincia di Zelanda, situata nel centro dell'isola di Walcheren sul canale da Flessinga a Veere. La popolazione (18.419 ab. nel 1932) è in diminuzione (nel 1700 28.000 ab.; nel 1798, 20.146; nel 1842, 15.892; nel 1910, 19.500) a causa della vicinanza di Flessinga, in miglior posizione; il 65% di essa è protestante. La città si è formata intorno a un castello dei conti d'Olanda, con annessa una grande abbazia. Middelburg nelle sue mura trecentesche era quasi perfettamente circolare e anche nella cinta cinquecentesca conserva tale forma. Ora sono demolite le mura, ma rimane la fossa esterna che insieme con altri canali offre molte pittoresche vedute. Le aggiunte moderne sono di pochissima entità, e perciò Middelburg, più di ogni altra città olandese, ha conservato l'aspetto signorile e agiato, conferitole dalla sua grande importanza commerciale nei secoli passati. Ora è città tranquilla, che per il notevole numero di belle case patrizie è assai attraente.
Le comunicazioni con Flessinga sono ottime (per treno, tram elettrico, e per via d'acqua); meno buone quelle con l'Olanda a nord dei grandi fiumi. L'industria lavora metalli e legname; si fabbricano anche pianoforti. Assai importante il mercato del giovedì, che offre uno spettacolo di prim'ordine per l'afflusso degli abitanti da tutti i villaggi zelandesi con i loro caratteristici costumi, diversi secondo il paese di provenienza, la religione professata e lo stato civile di chi l'indossa.
Tra gl'istituti di cultura olandesi il Zeeuwsch Genootschap (Società Zelandese per le scienze e la storia) di Middelburg occupa un posto notevole.
Monumenti. - La città, già assai prospera, è ricchissima di case patrizie di aspetto monumentale dei secoli XV-XVIII con interni ricchi e armoniosi. Ha inoltre varî monumenti di grande rilievo. Nel centro del nucleo più antico si trova la Badia (De Abdij), fondata nel 1106, primo germe della città. Nulla rimane dell'abbazia primitiva e poco della ricostruzione del conte Guglielmo II; ciò che ora si vede è un insieme di edifici di diversa epoca intorno alla triangolare Piazza della Badia, solenne per secolari alberi. Le sei torri rotonde e il magnifico chiostro gotico nonché la parte dell'edificio da secoli occupata dagli Stati di Zelanda, sono stati ricostruiti dopo l'incendio del 1492. La grande chiesa della Badia è ora divisa in due parti: la navata, che è stata del tutto rifatta, serve al culto protestante e contiene la tomba di Guglielmo II, conte di Olanda re dei Romani (1256), coi mausolei marmorei dei due ammiragli Giovanni e Cornelio Evertsen, morti ambedue nel 1666 (opere di Rombout Verhulst, 1682); la "chiesa del Coro", cioè il presbiterio dell'antica chiesa, attualmente destinato al culto cattolico, è di assai più bella architettura. Il grandioso campanile (Lange Jan), alto 87 m., ottagonale, è del sec. XIV, ma il suo coronamento barocco in forma di un'immensa corona imperiale fu costruito nel 1713-1718; è tra i più belli dei tanti campanili olandesi e ha un carillon famoso.
Il circolo di San Giorgio della corporazione dei balestrieri ha sede in un edificio di stile del rinascimento olandese (1582).
Il palazzo comunale di Middelburg è senza confronto la più bella architettura civile di epoca gotica in Olanda. Cominciato nel 1452 da Andries Keldermans fu finito nel 1506-1521 dal di lui figlio Anthonis Keldermans, a cui si deve la facciata sul mercato. Qualche anno prima della facciata fu costruito il graziosissimo beffroi, fiancheggiato da quattro torricelle unite alla torre centrale con archi rampanti. Una facciata secondaria del palazzo è neoclassica (1780-84). Nell'interno vi è un museo con quadri e oggetti di arte minore. L'archivio comunale (v. bibliografia) è molto ricco e interessante.
Tra le più belle case patrizie di Middelburg ricorderemo la casa De Steenrots costruita nel 1590, la casa delle Indie Orientali costruita nel 1671, la casa De Gouden Zon del 1635 e il Banco dei Pegni che risale al 1636.
La chiesa dell'Est, a cupola ottagonale (1695), è un buon esempio d'influsso italiano sull'architettura olandese.
Il museo del "Zeeuwsch Genootschap" è ricco di monete di epoca merovingia e carolingia, ha una bella raccolta di vedute zelandesi, varî quadri, un planetario, porcellane, una raccolta dei primi telescopî degl'inventori Zacharias Janssen e Hans Lipperhey (1608), molte antichità romane.
Storia. - È incerta l'origine della città e poco si sa della sua storia più antica, poiché un grande incendio della fine del '200 distrusse con gran parte della città, il municipio e l'archivio. È verosimile che si sia formata intorno a un castello dei conti d'Olanda, presso il quale ben presto fu fondata (1106) una badia di premonstratensi. Già nel sec. XII, la città era un importante centro commerciale. Nel 1253, i cittadini davano valido aiuto al conte Guglielmo II contro i Fiamminghi nella famosa battaglia di Westkapelle, ottenendo in cambio molti privilegi. La sua prosperità crebbe con la decadenza di Bruges, fino a che nel sec. XV divenne l'emporio principale dei vini di Francia che lì giungevano per via di mare da Rouen. Florido era anche il commercio dei drappi con l'Inghilterra. Verso il 1500 Middelburg è tra le principali città dell'Europa occidentale. Nel 1492 un immane incendio distrusse centinaia di case e gran parte della Badia: ma ben presto essa si risollevò. Nel 1559, con la nuova divisione ecclesiastica dei Paesi Bassi, l'ultimo abate Nicola van der Burcht divenne il primo vescovo. Ciò non impedì la diffusione dell'eresia; e nell'agosto 1566, vi ebbe luogo l'iconomachia. Caduta Flessinga in mano dei gueux (1572), questi tentarono d'impadronirsi di Middelburg e vi riuscirono per la vittoria che l'ammiraglio dei gueux, Boisot, riportò il 29 gennaio 1574, presso Roemerswael (città più tardi inghiottita dal mare).
Nel sec. XVII, aumentarono ancora l'importanza e la prosperità di Middelburg, avendo essa parte cospicua negli affari della Compagnia delle Indie Orientali. Rimase una città commerciale di prim'ordine fino alla quarta guerra inglese (1780-1784) che la rovinò. Il divieto del commercio con l'Inghilterra nel tempo napoleonico, più tardi l'apertura della Schelda e la ripresa di Anversa ne suggellarono il destino. Il canale attraverso Walcheren le ha ridato un certo movimento; ma Middelburg è ormai città provinciale.
Bibl.: J. Ehrlich, Ontstaan en verdere aanwas van Middelburg, Middelburg 1848 (pubblicazioni dello Zeeuwsch Genootschap); W. S. Unger, De economische ontwikkeling van Middelburg, ivi 1918; id., Bronnent tot, de geschiedenis van M. in den landsheerlijken Aijd, L'Aia 1924-31, voll. 3.