MIDOLLO allungato (lat. scient. medulla oblongata; fr. bulbe rachidien; sp. bulbo raquídeo; ted. verlängertes Mark; ingl. spinal bulb)
Il midollo allungato è la parte più caudale dell'encefalo, che fa seguito al ponte, e concorre con questo, col cervelletto e con altre parti minori a delimitare la cavità del IV ventricolo. Si sviluppa dal rombencefalo (v. cervello). Nell'uomo è in forma di un cono tronco a base superiore diretto in basso e un po' in dietro, lungo circa 25 mm. Un solco, solco bulbo-pontino, lo separa dal ponte. Termina continuandosi direttamente nel midollo spinale. Un piano trasversale condotto nell'intervallo fra l'ultimo nervo encefalico (n. ipoglosso) e il 1° nervo spinale, ne segna artificialmente il limite inferiore. È contenuto in parte nel cranio, dove prende rapporto col corpo dell'osso occipitale, ma si prolunga alquanto nel canale vertebrale. Vi si considera una superficie esterna o libera, e una superficie interna o ventricolare, che prospetta verso la cavità del IV ventricolo. La superficie esterna è di colorito bianco, perché vi compaiono fasci di fibre nervose. In avanti presenta una fessura mediana, a ciascun lato della quale decorre la piramide, un rilievo longitudinale che vi arriva dal ponte. In basso la piramide si risolve in due fasci secondarî: uno minore si mantiene dal proprio lato, l'altro più voluminoso, attraversando la fessura mediana, passa nel lato opposto (decussazione delle piramidi). Questi fasci, diretto e crociato, si continuano nel midollo spinale. A lato della piramide, da essa separato dal solco laterale anteriore, decorre il cordone laterale, che in alto e medialmente si solleva in un rilievo ovoidale, l'oliva.
Posteriormente compare da ciascun lato, a confine col cordone laterale, da questo separato mediante il solco laterale posteriore, il cordone posteriore. Un solco intermedio lo suddivide in due fascicoli, uno mediale, il fascicolo gracile (del Goll), uno laterale, il fascicolo cuneato (del Burdach). In basso i cordoni dei due lati stanno accosto l'uno all'altro, separati dal solco mediano posteriore; in questa parte il midollo allungato ha forma cilindrica. Ma più in alto essi si discostano, divergendo, finché presso al limite superiore del midollo allungato, incurvandosi, si dirigono in alto e in fuori, e s'immergono nella sostanza del cervelletto, formando i peduncoli cerebellari inferiori o corpi restiformi. In conseguenza di questo decorso dei cordoni posteriori si determina fra loro un intervallo triangolare, nel quale è tesa una membrana sottile, la membrana tettoria o tela corioidea del IV ventricolo, che in alto termina congiungendosi al cervelletto. Essa forma la vòlta della porzione caudale del IV ventricolo, contenuto nel rombencefalo. La superficie ventricolare del midollo allungato concorre con una superficie simile del ponte a formare la fossa romboidale, pavimento del IV ventricolo. Si può esplorare questa nella sua totalità rimuovendo la membrana tettoria, e asportando o divaricando le due metà del cervelletto. La fossa romboidale ha figura losangica ed è leggermente incavata. È percorsa da un solco mediano, fiancheggiato da due rilievi longitudinali, le eminenze mediali. Il suo colorito è nell'insieme grigio, con qualche area chiara.
Della fossa romboidale, la superficie ventricolare del midollo allungato forma il triangolo inferiore. Strie bianche, strie midollari, che dal solco mediano si dirigono lateralmente, stanno sul limite fra la superficie spettante al midollo e quella spettante al ponte. Nel triangolo spettante al midollo si distinguono, di dentro in fuori, tre aree triangolari, l'ala bianca interna, l'ala grigia e l'ala bianca esterna, la quale ultima si prolunga al di sopra delle strie midollari: corrispondono rispettivamente ai nuclei dei nervi ipoglosso, vago e acustico.
Delle particolarità proprie del triangolo superiore della fossa, oltre alla continuazione dell'ala bianca esterna, si ricordano: una prominenza sull'eminenza mediale, il colliculus facialis, determinato dalle fibre radicolari del nervo faciale e, all'angolo superiore, presso al margine della fossa, il locus coeruleus, una superficie azzurrognola dovuta alla pigmentazione delle corrispondenti cellule nervose.
Agli angoli laterali della fossa romboidale, il ventricolo si prolunga da ciascun lato in un recesso, le pareti del quale sono formate dal corpo restiforme e da un prolungamento della membrana tettoria.
Va ricordato che la membrana tettoria prende origine per la completa atrofia durante lo sviluppo della sostanza nervosa in quella parte della vòlta del IV ventricolo; il che ha per conseguenza che lo strato cellulare che delimita la cavità del ventricolo, ependima ventricolare, viene a essere direttamente coperto dalla pia madre. Nella pia madre si sviluppano da ciascun lato presso la linea mediana e anche in direzione dei recessi del ventricolo, plessi vascolari, plessi corioidei del IV ventricolo, che, coperti dall'ependima, sporgono nel ventricolo. Durante lo sviluppo, la membrana tettoria si disfà in corrispondenza del suo angolo inferiore e nel fondo dei recessi. I forami che così prendono origine stabiliscono una comunicazione del ventricolo con l'esterno, cioè con lo spazio intraracnoidale, che sta fra la pia madre e l'aracnoide, ed è occupato dal liquido cefalo-rachidiano.
Emergono alla superficie del midollo allungato nervi efferenti, che hanno in quest'organo il loro nucleo di origine, e vi penetrano nervi afferenti, che in esso trovano il loro nucleo terminale.
Nel solco fra la piramide e l'oliva si trovano le radici del n. ipoglosso; nel solco laterale posteriore, di basso in alto, quelle del n. accessorio del vago, del n. vago e del n. glosso-faringeo; nella fossetta retrolivare, che sta in alto fra l'oliva e il corpo restiforme, la radice del n. vestibolare dell'acustico.
Struttura. - Il midollo allungato al suo limite inferiore ha una struttura che è simile a quella propria della parte prossima del midollo spinale; ma di basso in alto, come cambia la forma esterna dell'organo, così va gradatamente modificandosi e complicandosi la sua struttura, specialmente per dislocazione di parti, per cambiamenti nel volume di formazioni preesistenti, per aggiunta di costituenti nuovi.
La sostanza grigia è raccolta in gran parte nell'interno dell'organo; fasci cospicui di sostanza bianca decorrono alla superficie.
La sostanza grigia, per l'intromissione di fascetti di fibre nervose a varia direzione acquista nella sua parte principale aspetto reticolato, formandosi la sostanza reticolare bianca e la grigia, secondo la quantità maggiore o minore delle fibre nervose che la traversano. La sostanza reticolare bianca si trova medialmente, la grigia lateralmente. Nella porzione inferiore dell'organo, uno strato di sostanza grigia che si dice centrale, è situato all'intorno di un angusto canale che fa seguito a quello simile del midollo spinale; ma più in alto il canale si dilata e si trasforma nella cavità del IV ventricolo. Allora la sostanza grigia centrale si distende in superficie, stratificandosi nel pavimento del ventricolo, dove forma lo strato nucleare.
Prima che avvenga siffatta trasformazione del canale centrale, la sostanza grigia che lo contorna, si sviluppa in grosse propaggini, che trovano posto rispettivamente nel fascicolo gracile e nel cuneato; sono nuclei di cellule nervose, che prendono nome dai fascicoli che li contengono. Quando si forma il ventricolo, questi nuclei, seguendo i fascicoli, si spostano nel pavimento del ventricolo lateralmente. Nella sostanza grigia centrale e in quella del pavimento del ventricolo, o più profondamente nella sostanza reticolare grigia, hanno sede i nuclei di origine o di terminazione dei nervi encefalici enumerati di sopra; e con essi stanno in rapporto i fascetti delle rispettive fibre radicolari. Fascetti simili discendono nel midollo da nuclei di nervi del ponte.
Altri cumuli cellulari si trovano in varia sede. Tra questi il più importante e caratteristico è il nucleo olivare inferiore: è in forma di lamina a decorso ondulato, che circoscrive un ovale, interrotto medialmente; dalla sua presenza è determinato il rilievo, l'oliva, visibile alla superficie del midollo a lato della piramide.
Della sostanza bianca del midollo allungato dobbiamo limitarci al ricordo dei più importanti sistemi di fibre, che sono i seguenti: a) Il fascio piramidale, che forma la piramide. Le sue fibre nascono nella zona centrale degli emisferi cerebrali, e terminano prendendo rapporto, direttamente o a mezzo di collaterali, coi nuclei di origine dei nervi encefalici e spinali di moto del lato opposto, che incontrano sulla loro via. Servono in tal modo alla trasmissione crociata degli stimoli per i movimenti volontarî. Quelle tra le fibre che non si decussano presso l'estremità inferiore del midollo allungato s'incroceranno progressivamente nel discendere lungo il midollo spinale. b) Il fascio delle fibre sensitive della sensibilità generale. Provengono dal tronco e dagli arti per la via delle radici posteriori dei nervi spinali. Arrivano al midollo allungato dopo avere percorso il midollo spinale, e sono situate nel cordone posteriore. S'arrestano nei nuclei cellulari dei fascicoli gracile e cuneato, dai quali partono le fibre del fascio bulbo-talamico (lemnisco mediale), che s'incrociano nella sostanza reticolare bianca dietro alla piramide e vanno al talamo ottico. Per mezzo di questo gli eccitamenti sensitivi si trasmettono alla corteccia cerebrale. Il fascio raccoglie fibre anche da nuclei sensitivi di nervi encefalici. Fibre analoghe ugualmente destinate al talamo, e per mezzo di questo alla corteccia cerebrale, avendo trovato la prima stazione intermedia ed essendosi incrociate nel midollo spinale, traversano il midollo allungato senza interrompersi. c) I fasci spino-cerebellari, che vanno dal midollo spinale al cervelletto, dei quali uno lo raggiunge direttamente per la via del corpo restiforme, mantenendosi dal proprio lato; l'altro, crociato, dopo aver traversato il midollo allungato e il ponte, raggiunge il cervelletto passando nel peduncolo cerebellare superiore. d) Varî sistemi di fibre a decorso ascendente e discendente, che nascono o terminano nei nuclei olivari inferiori, e li congiungono con altri centri nervosi o tra loro.
L'integrità di alcuni dei costituenti del midollo allungato è indispensabile per alcune funzioni fondamentali della vita. La morte immediata si produce, p. es., quando, nella flessione forzata della testa, passando con uno strumento acuminato attraverso la membrana tesa posteriormente fra l'occipitale e l'atlante, si raggiunga e si leda il midollo allungato, come si usa negli animali; e così nell'impiccamento, per la compressione del midollo, quando si abbia la lussazione del dente della seconda vertebra.
(V. anche nervoso, sistema).