midollo spinale
Parte del sistema nervoso centrale che occupa il canale vertebrale: il m. s. è una delle componenti più antiche nell’evoluzione del sistema nervoso centrale. A esso giungono informazioni di tipo sensitivo, raccolte dai recettori periferici, e comandi motori dai centri superiori, destinati ai motoneuroni direttamente connessi con le fibrocellule muscolari. Il m. s. non è una semplice via di transito di segnali che giungono o vanno alla periferia, in quanto è sede di importanti elaborazioni nervose. Nel m. s. si trovano i medesimi criteri organizzativi propri di tutto il sistema nervoso centrale: la segregazione delle modalità sensitive e la somatotopia.
I diversi tipi di sensibilità, o modalità quali il tatto, il dolore, la sensibilità al caldo e al freddo, portati al m. s. dalle fibre nervose sensitive, vengono separati tra loro nel momento in cui entrano nel midollo: gli assoni deputati al trasporto di informazioni di tipo tattile, dolorifico, termico, ecc. si dispongono l’uno accanto all’altro in zone midollari specifiche, secondo il tipo di informazione da trasmettere.
La segregazione per modalità si accompagna al fenomeno della somatotopia: per es., le fibre nervose provenienti dalla mano risultano vicine tra loro, subito accanto si trovano quelle del polso e dell’avambraccio, poi quelle del gomito e quindi del braccio e della spalla. In tal modo nei diversi fasci di fibre sensitive del m. s. si trova ‘mappato’ il corpo, rappresentato per specifiche forme sensitive. Si ha in questa maniera una rappresentazione del corpo strettamente termica, un’altra tattile e così via; la stessa ordinata distribuzione si riscontra per le fibre che portano comandi motori: così gli assoni discendenti dai centri superiori e deputati al controllo del primo dito dalla mano si trovano accanto a quelli del secondo, questi vicini a quelli del terzo, ecc.
Il funzionamento del sistema nervoso centrale si basa su un’integrazione tra informazioni sensitive e comandi motori e nel m. s. si ha un primo livello di tale integrazione. Numerose funzioni quali la deambulazione o anche semplici riflessi presentano i loro circuiti in sede midollare. Negli altri Mammiferi (ad es., scimmia, cane, gatto, roditori) gli emisferi cerebrali sono molto meno sviluppati rispetto all’uomo e, a fronte di un loro ruolo minore, si ha un crescente impegno del m. s. nello svolgimento di numerosi compiti motori. Nell’uomo la separazione tra m. s. e centri superiori (per es., per una lesione midollare) ha conseguenze molto importanti, in quanto la funzione dei circuiti nervosi midollari dipende marcatamente dai centri superiori. In tali patologie si incontrano grandi difficoltà a sfruttare gli automatismi dei quali il midollo sarebbe potenzialmente capace.