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mieloma

di ILaria Del Giudice, Roberto Foà - Dizionario di Medicina (2010)
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mieloma

ILaria Del Giudice
Roberto Foà

Tumore che deriva dall’abnorme proliferazione di un singolo clone di plasmacellule, ossia di quei linfociti B maturi presenti nel midollo osseo che hanno la funzione di produrre anticorpi (o immunoglobuline). Le plasmacellule tumorali producono una elevata quantità di immunoglobuline monoclonali (componente monoclonale), documentabili con l’esame elettroforetico delle proteine plasmatiche nel siero e nelle urine e tipizzabili attraverso esame di immunofissazione.

Classificazione

Il m. è una neoplasia dell’età matura; non è infatti presente in età pediatrica. Con l’aumentare dell’età media della popolazione e con l’uso più frequente di controlli ematologici di routine, la frequenza di questa patologia risulta in aumento. In presenza di una gammopatia monoclonale sierica si possono verificare le seguenti condizioni: gammopatia monoclonale di significato indeterminato, m. asintomatico, m. sintomatico. Il primo caso rappresenta una condizione non infrequente in cui la presenza di una componente monoclonale alla elettroforesi non si accompagna ad altre manifestazioni cliniche o radiologiche. ll m. asintomatico non necessita di trattamento ma nel tempo può evolvere in un m. sintomatico in una certa proporzione di casi. Quest’ultima condizione necessita invece di trattamento.

Sintomi

La maggior parte dei pazienti con m. si presenta alla diagnosi priva di sintomi, la diagnosi viene pertanto effettuata durante controlli ematologici di routine. Il m. sintomatico, meno frequente, è caratterizzato da: astenia secondaria all’anemia (per la infiltrazione del midollo emopoietico da parte delle plasmacellule) e all’ipercalcemia; infezioni batteriche ricorrenti, legate alla disprotidemia determinata dall’iperproduzione di immunoglobuline monoclonali da parte delle plasmacellule proliferanti e alla riduzione delle immunoglobuline normali; dolori ossei e fratture patologiche, dovuti a lesioni osteolitiche localizzate soprattutto al cranio, alla colonna vertebrale, al bacino, alle costole; alterazioni della funzionalità renale fino all’insufficienza renale, dipendenti principalmente dalla filtrazione glomerulare e dal riassorbimento tubulare di grandi quantità di proteine anomale, rappresentate dalle catene leggere delle immuoglobuline, evidenziabili nelle urine (proteinuria di Bence-Jones).

Diagnosi

Oggi la diagnosi di m. viene spesso sospettata dal riscontro occasionale in esami di routine di un picco monoclonale alla elettroforesi delle proteine sieriche. La diagnosi di certezza viene posta con l’immunoelettroforesi, il dosaggio delle immunoglobuline sieriche e urinarie clonali, l’esame del midollo osseo, che mostra una infiltrazione midollare di plasmacellule patologiche maggiore del 10%, e la radiografia dello scheletro in toto.

Prognosi e terapia

L’International staging system (ISS), basato sulla misurazione di 2 parametri del sangue, la β-2-microglobulina e l’albumina, fornisce la stratificazione dei pazienti con m. in 3 gruppi con diversa prognosi. È una malattia non guaribile, ma curabile, grazie alle numerose opzioni terapeutiche diventate disponibili negli ultimi anni. I numerosi trattamenti disponibili, variamente combinati a seconda dell’età del paziente e della fase di malattia, sono rappresentati da: agenti chemioterapici, agenti antiangiogenetici e immunomodulanti (talidomide, lenalidomide), inibitori del proteosoma (bortezomib), trapianto di cellule staminali autologhe o, più raramente, allogeniche. Numerosi progressi sono stati fatti anche nel trattamento della malattia dell’osso, grazie ai bifosfonati, che riducono l’osteolisi e le fratture.

Vedi anche
ipercalcemia In patologia, eccessiva concentrazione nel siero del sangue del calcio, normalmente contenuto in ragione di 9-11 mg per 100 ml. Si verifica di solito nell’iperparatiroidismo, in altre endocrinopatie, nel mieloma multiplo. Ipercalciuria è l’aumentata escrezione di sali di calcio con l’urina. anticòrpi monoclonali Anticorpi prodotti da cellule ibride, capaci di riprodursi indefinitamente in vitro, appartenenti allo stesso clone e quindi identiche. Le cellule ibride, o ibridomi, si ottengono dalla fusione di una cellula di mieloma di topo con un linfocito di topo previamente immunizzato contro l'antigene prescelto; ... sangue Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso che, sotto l’impulso dell’attività cardiaca, circola nell’apparato cardiovascolare (cuore, arterie, capillari, vene), distribuendosi in tutti i distretti dell’organismo ed esplicando fondamentali funzioni metaboliche. biologia e medicina 1. Caratteristiche ... plasmacellula In biologia, stadio evolutivo finale del linfocito B attivato, in cui la cellula si è specializzata a sintetizzare e secernere grandi quantità di un solo tipo di immunoglobulina. La cellula a questo stadio è di dimensioni piuttosto grandi, generalmente ovoidale con nucleo piccolo e in posizione eccentrica. ...
Indice
  • 1 Classificazione
  • 2 Sintomi
  • 3 Diagnosi
  • 4 Prognosi e terapia
Tag
  • COLONNA VERTEBRALE
  • CELLULE STAMINALI
  • IMMUNOGLOBULINE
  • CHEMIOTERAPICI
  • ELETTROFORESI
Altri risultati per mieloma
  • MIELOMA
    Enciclopedia Italiana (1934)
    (dal gr. μυελός "midollo") Gaetano FICHERA Tumore che sorge dal midollo delle ossa in forma di nodi multipli, con frequente topografia sistemica; sostituisce la tessitura scheletrica e atrofizza la stessa compatta sì da provocare facili infrazioni o fratture patologiche. I nodi, da principio piccoli, ...
Vocabolario
mielòma
mieloma mielòma s. m. [der. di mielo-, col suff. medico -oma] (pl. -i). – Malattia del midollo osseo, detta anche plasmocitoma.
metaplasmocito
metaplasmocito s. m. [comp. di meta- e plasmocito]. – In istologia, elemento cellulare derivato dalla plasmacellula, osservabile in particolari condizioni (per es., nel mieloma).
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