mielomeningocele
Malformazione congenita, consistente nella schisi di più vertebre della regione sacrolombare, con fuoriuscita, attraverso l’apertura ossea così residuata, di una tumefazione formata da midollo spinale fissurato, per arresto del suo sviluppo, con assenza delle meningi. Nella zona centrale della tumefazione manca anche il rivestimento cutaneo. Il m. è 10 volte più frequente del meningocele. Quasi esclusivamente localizzato alla zona lombosacrale, causa gravi disfunzioni neurologiche: infatti nella sacca sono contenuti il cono midollare sacrale o la cauda equina: ne conseguono paralisi agli arti inferiori e degli sfinteri. In seguito si manifesta atrofia dei muscoli flessori delle cosce e dei glutei. Una complicanza del m. è la meningite. Il m. si può in misura significativa prevenire in gravidanza con la somministrazione di acido folico entro la sesta settimana di gestazione. La cura di questo difetto del tubo neurale è chirurgica.