MiFID
– Sigla di Markets in financial instruments directive, nome della direttiva (2004/39/CE) del Parlamento e del Consiglio europeo emanata il 21 aprile 2004 e finalizzata alla costruzione di un mercato finanziario integrato all'interno dell'Unione Europea. Venne seguita da una seconda direttiva, la 2006/73/CE, in attuazione della MiFID; entrambe sono state recepite in Italia nel 2007, con il d. legisl. 164/2007. La direttiva si inserisce all’interno del Piano d’azione per i servizi finanziari, approvato dal Consiglio nel marzo 2000 e finalizzato a garantire agli investitori condizioni identiche a livello transfrontaliero valide per tutti gli stati comunitari in base al principio del livellamento delle opportunità di investimento (detto anche level playing field, lett. «campo perfettamente livellato»), al fine di favorire la piena integrazione dei mercati finanziari dell'Unione Europea. Scopo della direttiva è soprattutto quello di garantire un’efficace protezione agli investitori, sia ampliando l’offerta, sia garantendo la trasparenza delle informazioni, sia disciplinando i conflitti d’interesse tra le parti, che rischierebbero, se non regolamentati, di danneggiare gli investitori. Tra le principali novità introdotte dal legislatore comunitario vi è l’abolizione dell’obbligo di concentrazione delle negoziazioni sui mercati regolamentati e la possibilità di contrattazione degli strumenti finanziari su piattaforme di scambio multilaterali e attraverso internalizzatori sistematici di ordini. La direttiva MiFID introduce delle categorie importanti e, in particolare, la distinzione tra prodotti non complessi (titoli quotati e fondi comuni d’investimento di diritto comunitario), su cui l’investitore può operare di propria iniziativa, e prodotti complessi (tutti gli altri e, in particolare, titoli che fanno uso di derivati), nonché i concetti di adeguatezza e di appropriatezza. In particolare, i prestatori di servizi devono dare loro informazioni in merito a sé stessi, ai servizi che forniscono e agli strumenti finanziari che offrono; i prestatori di servizi sono tenuti a rispettare taluni obblighi fiduciari, nel senso che debbono agire nel migliore interesse del risparmiatore. In pratica, il prestatore deve eseguire gli ordini degli investitori alle migliori condizioni possibili (best execution) e raccogliere le informazioni necessarie per accertarsi che i prodotti e i servizi prestati siano adatti al singolo risparmiatore (in funzione del suo livello di esperienza, della sua capacità di valutarne i rischi, della sua situazione finanziaria e degli obiettivi di investimento) e che le richieste del risparmiatore siano trattate correttamente. È attualmente in corso una proposta di modifica, pubblicata dalla Commissione europea nell’ottobre 2011, che pur mantenendo inalterata la struttura della direttiva MiFID, la arricchisce di nuovi contenuti riguardanti, tra le altre cose, l’, l’accesso al mercato da parte di operatori extracomunitari, il post trading e l’introduzione e la gestione di piattaforme organizzate, come le Organised trading facilities (OTF) diverse dai mercati regolamentati.