mignottume
s. m. (spreg. iron.) Le persone, il potere corrotto e gli interessi che vivono di prostituzione.
• a Roma da sempre si tengono per mano l’alto e il basso, lo spirito e il meretricio, l’ascesi e il bagarinaggio, la raffinatezza e il kitsch peggiore, gli intrighi e la buona fede, la ricchezza e la cialtroneria, la santità e il mignottume, la sòla e l’ardimento, con la grande, decisiva, e a suo modo fantastica peculiarità, che a Roma gli opposti convivono spesso sotto lo stesso tetto, (Angelo Mellone, Tempo, 21 settembre 2012, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal s. f. mignotta con l’aggiunta del suffisso -ume.
- Già attestato nel Corriere della sera del 23 agosto 1994, Corriere Roma, p. 1 (Monica Guerzoni).