migration bond
(Migration bond), loc. s.le m. Titolo obbligazionario proposto per finanziare soluzioni corrette e praticabili al problema delle migrazioni.
• A livello economico, l’Italia propone di sovvenzionare un piano straordinario di rimpatri (con un «supporto legale, logistico, finanziario e infrastrutturale») e suggerisce di «riorientare» alcuni strumenti finanziari già esistenti, ma soprattutto d’introdurre nel budget un nuovo fondo Ue e di emettere dei migration bonds per finanziare la gestione dei flussi negli Stati membri. (Vincenzo R. Spagnolo, Avvenire, 16 aprile 2016, p. 5, Primo piano) • «C’è la proposta di raccogliere denaro facendo leva sul merito di credito dell’Europa, utilizzando gli Eu-bond, o Eu-Africa bond o Migration bond. Va analizzata con attenzione, anche se non sarà facile da accettare. L’idea è già stata avanzata in passato e alcuni Paesi reagirono in modo prudente, la Germania era ed è piuttosto riluttante. Ma tutti riconoscono, e anche Berlino è d’accordo, che dobbiamo essere capaci di raccogliere fondi collettivamente per garantire una risposta molto forte nei confronti dell’immigrazione in Europa e nei Paesi terzi. Dobbiamo fornire solidarietà a quegli Stati Ue che sono colpiti più direttamente dal fenomeno. L’Italia è uno di questi» (Kristalina Georgieva intervistata da Francesca Basso, Corriere della sera, 24 aprile 2016, p. 5, Primo Piano).
- Espressione inglese composta dai s. migration ‘migrazione’ e bond ‘obbligazione’.