YDÍGORAS Fuente, Miguel
Uomo politico guatemalteco, nato il 17 ottobre 1895 a Retalhuleu. Ingegnere, ufficiale di carriera, generale dal 1937, ebbe incarichi di governatore durante la dittuatura di J. Ubico. Dopo la caduta di costui (luglio 1944), durante la presidenza di J. J. Arévalo (1945-51) l'Y. venne inviato addetto militare a Washington e fu poi ministro a Londra e più volte membro di missioni alle N. U. Nel novembre 1950 venne battuto nelle elezioni presidenziali da J. Arbenz e andò in esilio a El Salvador. Ritornato nel Guatemala come capo del "Movimento di Liberazione Nazionale" durante la rivoluzione nazionalista del giugno 1954 che depose l'Arbenz, l'Y. fu uomo di fiducia del presidente Castillo Armas, venendo poi mandato ambasciatore in Colombia (1955-57). Il 20 ottobre 1957, dopo l'uccisione del Castillo, l'Y. si presentò alle elezioni presidenziali come candidato del partito "Redención" di estrema destra e accusando di brogli il candidato governativo M. Ortiz Passarelli, riuscito vincitore, capeggiò un pronunciamento militare che depose il presidente provvisorio L. A. González López sostituendolo con un triumvitato militare. Dopo le elezioni del 19 gennaio 1958, l'Y., che pur non aveva ottenuto una maggioranza costituzionalmente sufficiente, fu nominato dal Congresso presidente della Repubblica, e il 2 marzo assunse il potere per sei anni. Mentre si è accentuata la grave crisi dell'economia guatemalteca, il governo dittatoriale di Y. ha colto spesso occasione da stati di malcontento per imporre lo stato d'assedio: così nel luglio 1960 (sciopero di maestri) e nell'ottobre dello stesso anno (con accuse al governo democratico dell'Honduras di favorire complotti). Nel novembre 1960 reparti dell'esercito insorti assunsero il controllo del porto caribico di Puerto Barrios e della città di Zacapa, 110 km a NE della capitale Guatemala: mentre le forze armate riuscivano a stroncare con duri combattimenti la rivolta, Y. proclamava lo stato d'assedio. Il 14 nov. l'Y. accusava di complicità nella ribellione il governo cubano di Fidel Castro (con il quale aveva rotto le relazioni diplomatiche già nell'aprile 1960) e ricorreva all'O.A.S. Il 12 luglio 1961 il governo annunciò la scoperta di un complotto inteso a rovesciare il presidente Y.: di nuovo fu proclamato lo stato d'assedio. Il 31 dicembre 1961 Y. ha chiesto la mediazione del presidente Kennedy nella vertenza tra il Guatemala e la Gran Bretagna per l'Honduras britannico.