Scrittore finlandese (Helsinki 1908 - ivi 1979), dal 1957 membro dell'Accademia finlandese. Esordì negli anni Venti nell'ambito del movimento modernista-liberale Tulenkantajat ("Portatori di fuoco"). Al suo primo romanzo Suuri illusioni ("La grande illusione", 1928), sulla generazione del primo dopoguerra, seguì la trilogia di Helsinki (1933-35), una sorta di cronaca familiare riunita nel 1942 sotto il titolo Isästä poikaan ("Da padre in figlio"). Autore assai fecondo, dai romanzi brevi esistenziali (Vieras mies tuli taloon "Un estraneo è venuto in casa", 1937), passò ai romanzi storici, sull'antichità mediterranea (Sinuhe Egyptiläinen, 1945, trad. it. Sinuhe l'egiziano, 1950; Turms, kuolematon "Turms, l'immortale", 1955, trad. it. Turms l'etrusco, 1956; Valtakunnan salaisuus "Il segreto dell'impero", 1959, trad. it. Marco il romano, 1961) e sugli avvenimenti dei secc. 15º e 16º (Mikael Karvajalka "Mikael Piedepeloso", 1948, trad. it. L'avventuriero, 1952; Mikael Hakim, 1949, trad. it. Il vagabondo, 1953; Johannes Angelos, 1952). W. si è cimentato inoltre nel genere poliziesco (Kuka murhasi rouva Skrofin?, 1938; trad. it. Chi ha ucciso la signora Skrof, 1955), e mistico (The tree of dreams, 1965).