AGRICOLA, Mikael
Nato circa il 1508 a Torsby, nella parrocchia di Perna, Uusimaa (Nyland), morto nel 1557 a Kyrönniemi presso Viipuri (Viborg), sepolto nella cattedrale di Viborg. Figlio di un pescatore, studiò a Viborg e, scelta la carriera ecclesiastica, udì a Wittemberg le lezioni di Lutero e di Melanchthon; divenne in fine vescovo di Turku (Åbo), allora capitale della Finlandia (1554-1557). Seguendo l'esempio del suo grande maestro, Agricola si propose di adoprare la lingua del popolo per l'insegnamento religioso, la cultura del clero e la diffusione delle sacre scritture; ebbe così il merito grandissimo di fondare la lingua finnica letteraria, a base della quale pose il suo dialetto nativo, contemperandolo, il che fu poi pratica costante, con forme di altre regioni specialmente dell'est. Durante dieci anni di indefesso lavoro, egli pubblicò un Abbecedario (Abc-kiria, circa il 1542), un Libro di preghiere (Rucouskiria, 1544), la traduzione del Nuovo Testamento (Se Usi Testamenti, 1548), l'opera più importante; il Rituale del battesimo e di altre cerimonie cristiane (Käsikiria castesta in muista Christikunnan menoista, 1549) e altri scritti (tra cui estratti dalle Leggi di Mosè e dai profeti, 1552). Nella prefazione al Salterio (Psaltari, 1551) è inserito un elenco di divinità pagane, prezioso come fonte di notizie sulla mitologia finnica.
Tutte le opere di A. furono stampate a Stoccolma, non esistendo allora in Finlandia alcuna tipografia. Un'edizione critica fu iniziata da E. N. Setälä e K. B. Wiklund, nel 1° volume dei Monumenta linguae fennicae.