NU‛AIMĀ, Mikha'il
Poeta, narratore e saggista arabo libanese, nato a Biskinta il 17 ottobre 1889. Partecipe dell'emigrazione araba oltre Oceano, conobbe ancor prima un'eccezionale esperienza, il soggiorno di alcuni anni di adolescenza in Russia, in un collegio ecclesiastico di Poltava, ove fu iniziato alla lingua, al pensiero e all'arte slava. Seguì l'opposta, più familiare esperienza dell'America, ove N. compì gli studi e trascorse a New York un periodo d'intenso lavoro letterario, culminato nel sodalizio con Khalīl Giubrān e nella fondazione della "Lega degli scrittori" arabi, loro organo nell'emigrazione. Nel 1932 rientrò in patria, ove ancora vive e opera.
Con rara capacità assimilatrice, questo arabo cristiano del Libano ha recepito, oltre alla tradizione letteraria della sua gente, quelle delle diverse civiltà con cui è venuto a contatto. La sua copiosa produzione, cominciata negli anni della prima guerra, non ha avuto soste; essa consta di opere drammatiche (al-Ábā' wa l-banūn, "Padri e figli", 1917; Ayyūb, "Giobbe", 1967), di divani lirici, e soprattutto di prose saggistiche e critiche (al-Ghirbāl, "Il Vaglio", 1951; Mudhakkirāt al-Arqash, "Memorie di un vagabondo", 1966; Kitāb Mirdād, 1966; al- Yawm al-akhīr, "L'ultimo giorno" [diario], 1963; Yā bna Ádam, "O figlio dell'uomo", 1969; ecc.), ove a una felice fantasia si unisce l'espressione di un pensiero irrequieto e penetrante, volto alla conquista di una valida saggezza di vita. Alcune opere di N. furono scritte inizialmente in inglese (così la sua biografia di Giubrān), e poi da lui stesso tradotte in arabo. Ma originalmente araba è la sua propria autobiografia (Sab‛ūn, "Settanta", 1959), una delle più pregevoli opere del genere, ove il saggio di Biskinta, sulle soglie della vecchiaia, ha tracciato il bilancio dell'eccezionale sua vita, e proposto al mondo contemporaneo una sua dottrina (fra cristiana, esistenzialista e indiana) di umanità e saggezza. Pur isolato politicamente, è uno dei più autorevoli leaders culturali arabi.
Bibl.: F. Gabrieli, L'autobiografia di M. Nu‛aimā, in Oriente moderno, XLV (1969), pp. 381-87.