Filologo e letterato catalano (Villafranca del Panedés, Barcellona, 1818 - ivi 1884). Partecipò attivamente al movimento intellettuale catalanista. Fu uno dei primi provenzalisti di Spagna, dove introdusse i nuovi metodi d'indagine filologica applicandoli allo studio del catalano medievale, della poesia popolare, delle letterature comparate. Vivamente interessato al rinascimento letterario catalano, si fece iniziatore della restaurazione dei Jocs Florals di Barcellona e pubblicò numerosi testi e saggi dedicati principalmente ai poeti del 14º e 15º sec. Fra le sue opere sono fondamentali (oltre agli Estudios sobre historia, lengua y literatura de Cataluña, riuniti nel III vol. delle Obras completas, 1890): De los trovadores en España (1861), De la poesía heroico-popular castellana (1874), in cui con vasta erudizione dimostrò, contro F. A. Wolf, G. Paris e altri, l'esistenza dell'epopea castigliana. Nel Romancerillo catalán (1882) diede una buona raccolta di "romances" tradizionali. Le Obras completas (8 voll., 1888-96) furono pubblicate a cura di M. Menéndez Pelayo.