Milá y Fontanals, Manuel
Filologo e critico letterario catalano (Villafranca del Panadés, Barcellona, 1818-ivi 1884). Romanista, s'interessò, per quanto concerne la letteratura italiana, di poesia popolare e di D., Manzoni e Pellico. Gli studi su D. risalgono al 1856 e vennero pubblicati in otto articoli sul " Diario de Barcelona " tra il 3 agosto e il 28 settembre. La serie, dal titolo generale Dante, abbraccia la biografia del poeta, gli antecedenti e l'argomento della Commedia, e i principali episodi delle tre cantiche.
L'importanza degli articoli non risiede nel loro contenuto dottrinale e critico ma nel loro significato nella Spagna dell'Ottocento, in quanto sono il primo studio d'insieme di un critico spagnolo sul poeta italiano, decisivo nella rinascita della devozione dantesca. Da notare, con le osservazioni formali (lo stile " nuevo y original ", persino " singular ", il metro che non è qualcosa di sovrapposto ma " eco musical de las ideas ", le descrizioni " por medio de comparaciones ") e i giudizi di valore (sommo " pintor del mundo sensible ", poesia solo in apparenza descrittiva ma soprattutto " poesia de sentimientos "), le sue traduzioni metriche, sia del sonetto Tanto gentile che dei frammenti in terzine della fine del canto XV e dell'inizio del XXXI del Paradiso.
Bibl. - M. Menéndez y Pelayo, El doctor M. M. y F., in Estudios y Discursos de crítica histórica y literaria, ediz. naz., V, 133-175 (risale al 1908); M. Mourelle-Lema, Actualidad de un occitanista español del siglo XIX: M. y F., in " Cahiers Ferdinand de Saussure " XXIII (1966).