Milano
Situazione politico-amministrativa
di Silvia Moretti
A una stima del 31 dicembre 2005 la popolazione residente del comune risultava pari a 1.308.730 ab., e quella della provincia a 3.869.000.
Alla fine della Seconda guerra mondiale, dopo la liberazione (1945), la prima amministrazione comunale di Milano, guidata da A. Greppi, fu composta da esponenti di tutti i partiti del Comitato di liberazione nazionale (CLN). Le elezioni del 1946 portarono alla formazione di una giunta di unità nazionale, che entrò in crisi nel 1948, in coincidenza con i cambiamenti di indirizzo e di composizione del governo centrale.
A partire dal 1949 e fino al 1961 la città fu governata da giunte di centro (Democrazia cristiana, DC; Partito socialdemocratico italiano, PSDI; Partito repubblicano italiano, PRI), che usufruirono spesso dell'appoggio esterno del Partito liberale italiano (PLI). Nel gennaio 1961 si formò una coalizione di centro-sinistra, confermata dalle due successive elezioni amministrative e sostituita nel 1975 da una giunta di sinistra (PSI; Partito comunista italiano, PCI; PSDI; Verdi), in carica fino al 1985, quando, dopo le elezioni di maggio, si formò una giunta pentapartito (DC; Partito socialista italiano, PSI; PSDI; PRI; PLI). Indebolita nel 1986 dal passaggio all'opposizione del PLI, la giunta entrò in aperta crisi nel 1987. Nel dicembre di quell'anno si costituì una nuova giunta di sinistra, che fu sostanzialmente riconfermata nelle elezioni del 1990, anche se si verificò l'ingresso nella maggioranza del PRI e l'uscita del PSDI. Tale giunta, investita in pieno dalle inchieste della magistratura milanese sulle tangenti versate ai partiti per ottenere appalti pubblici, entrò in crisi alla fine del 1991. Seguì un periodo molto travagliato, durante il quale si alternarono due giunte tecniche poggianti principalmente su PSI, DC e PSDI.
Dopo un breve periodo di commissariamento, le elezioni anticipate del 1993, condotte sulla base della nuova legge elettorale che prevedeva l'elezione diretta del sindaco, portarono a Palazzo Marino M. Formentini (vincitore al secondo turno con il 57% dei voti su N. Dalla Chiesa) e una giunta comunale composta in maggioranza da esponenti della Lega Nord. Nel maggio 1997 il candidato di centrodestra del Polo delle libertà G. Albertini venne eletto sindaco al ballottaggio con il 53,1%, contro il candidato di centrosinistra de L'Ulivo A. Fumagalli (46,9%). La coalizione Forza Italia-Cristiani democratici uniti, CDU, si collocò al primo posto (29,8%), seguita da Partito democratico della sinistra, PDS (18,5%), Lega Nord (15,5%), Alleanza nazionale, AN (11,9%) e Partito della rifondazione comunista, PRC (9,1%). Dopo il voto si costituì una giunta composta da esponenti di Forza Italia, AN, CDU e Centro cristiano democratico (CCD).
Il centrodestra s'impose anche nelle successive consultazioni del maggio 2001: il sindaco uscente Albertini (sostenuto da: Forza Italia, FI; AN; Lega Nord; CCD-CDU) riuscì a imporsi al primo turno, con il 57,5%, sul candidato del centrosinistra S. Antoniazzi (30,5%, sostenuto da: Democratici di sinistra, DS; La Margherita; PRC; Miracolo a Milano; Partito dei comunisti italiani, PdCI; Socialisti democratici italiani, SDI). Come primo partito si impose FI (37,5%), seguito dai DS (14%). Le elezioni amministrative del maggio 2006 fecero registrare un nuovo successo del centrodestra: con il 52% fu eletta sindaco al primo turno L. Moratti, sostenuta da Forza Italia, AN, lista Moratti, Lega Nord, UDC e altre liste minori. Il candidato del centrosinistra sconfitto, B. Ferrante (47%), era sostenuto da L'Ulivo, lista Ferrante, PRC, Federazione dei verdi, Uniti con Dario Fo, PdCI, Italia dei valori, La Rosa nel pugno e altre liste minori. Le consultazioni confermarono come primo partito FI (32,2%).