militare
Le occorrenze in volgare, tutte e tre nel Paradiso, presuppongono l'identificazione con una particolare ‛ milizia ' (v.) della vita di ogni cristiano e tanto più di chi per il trionfo della fede dispiega energie eccezionali. Chiesa militante (XXV 52) è designazione consueta dell'insieme di tutti i cristiani, presupposto necessario per l'attuarsi della Chiesa trionfante, l'insieme di tutti i beati (cfr. anche Mn III XIV 3 [la vita di Cristo] ydea fuit et exemplar militantis Ecclesiae; Ep XI 5 e 24). Così in Pd XXV 57 il traslato si continua nel militar di D., che è la sua esistenza di uomo, con tutti gl'impegni etico-spirituali che egli si attribuiva, se non altro col reputarsi il più dotato di speranza fra tutti i cristiani; del resto la sua vita è designata con milizia anche altrove (V 117), in un passo dove il rapporto tra Chiesa militante e Chiesa trionfante è intensamente illuminato, alla luce dell'esperienza straordinaria dell'autore, ammesso ad assistere al trïunfo etternal ancor prima della fine del suo servizio terreno.
Una dura lotta sostennero s. Francesco e s. Domenico, che appunto ad una militaro (Pd XII 35). L'uso del verbo si colloca in un più ampio contesto di immagini guerresche di cui è costellata la terza cantica (IX 141, XXIX 113 ss., ecc.) e in misura più notevole questi due canti gemelli (XI 58 ss., XII 37-45, 56, 95, ecc.). " Per Dante la santità è sempre battaglia " (Bosco), e prima che per lui per una vetusta tradizione di letteratura religiosa, con inizio dalla Bibbia, che in questa direzione potrebbe offrire un'abbondantissima messe di riscontri. Ma poiché qui siamo nel canto di s. Domenico, che fu uno dei due campioni della Chiesa, rifuggì da preoccupazioni e vantaggi secolari, fu il santo atleta e l'agricola di Cristo, il pensiero non può non ricorrere all'insegnamento paolino (" Labora sicut bonus miles Christi Iesu. Nemo militans Deo implicat se negotiis saecularibus, ut ei placeat cui se probavit. Nam et qui certat in agone non coronatur nisi legittime certaverit. Laborantem agricolam oportet primum de fructibus percipere ", II Tim. 2, 3 ss.), che è da considerarsi determinante nell'elaborazione agiografica del santo.