MILLEPORIDI (latino scient. Milleporidae da mille e porus "poro")
Famiglia d'Idrozoi marini, i quali formano per gemmazione colonie di molte migliaia d'individui, con scheletro calcareo. Per la loro consistenza e il loro aspetto queste colonie sono molto simili ai polipai dei Madreporarî, coi quali concorrono a formare le scogliere coralline (v. atollo; madrepore). Le colonie, generalmente di colore biancastro, possono assumere forma differente, talune sono massicce e compatte, altre incrostanti; in esse si ha sempre polimorfismo, con gastrozoidi e dattilozoidi. Questi sono polipi allungati, sottili, senza bocca, con 10-15 tentacoli lunghi, mobilissimi, terminati da un bottone ricco di cnidoblasti e disposti su tutta la lunghezza del corpo del polipo, il quale è contenuto in una piccola cavità, a forma di celletta, del cenosarco. Queste cellette con i loro dattilozoidi sono disposte in sistemi circolari, al centro di ciascuno dei quali si trova una cella più grande che accoglie un gastrozoide, o polipo nutritore, munito di bocca, circondata da tentacoli corti, tozzi, con rigonfiamento apicale ricco di cnidoblasti. Gl'individui riproduttori sessuati in alcune specie sono forme medusoidi, liberamente natanti, a sessi separati.
Confusi per lungo tempo coi Madreporarî, i Milleporidi ne furono separati soltanto dopo che le ricerche del Moseley (1880) ne dimostrarono la vera natura: essi costituiscono oggi una famiglia (Milleporidae), da alcuni autori collocata fra le Tubulario-Antomeduse. Altri studiosi invece la ravvicinano agli Stilasteridi (fam. Stylasteridae) e costituiscono così con queste due famiglie l'ordine Idrocoralli (v.). Sin dal terziario compaiono Milleporidi, col gen. Millepora, anche oggi vivente, che ha vasta distribuzione in tutti i mari caldi (specie maggiormente conosciuta: Millepora alcicornis L.).