De Angelis, Milo
De Àngelis, Milo. – Poeta italiano (n. Milano 1951). Ha esordito nell’antologia Il pubblico della poesia (1975) di Berardinelli e Cordelli, il quale lo individua da subito come «un orfico, un sismografo dell’essere, si potrebbe dire un medium». Il primo volume, Somiglianze (1976) è intessuto delle visioni cercate dal poeta nella sua Milano più intima e disseminata di affetti e di tormenti. Fonda e dirige fra il 1977 e il 1980 la rivista Niebo ed è fra i promotori dell’antologia curata da Giancarlo Pontiggia e Enzo De Mauro, La parola innamorata (1978). Del 1979 è la fiaba in prosa La corsa dei mantelli, poi ripubblicata nel 2011, mentre nel 1982 riunisce nel volume Poesia e destino alcuni scritti critici e teorici. I fecondi anni Ottanta, con il cupo Millimetri (1983), con Terra del viso (1985) e Distante un padre (1989), preludono alla lunga gestazione di Biografia sommaria (1999), con cui la sua figura poetica giunge a un più ampio riconoscimento da parte della critica, sostanzialmente concorde anche riguardo a Tema dell’addio (2005), libro ispirato dalla scomparsa della moglie Giovanna Sicari, in cui il poeta riesce a equilibrare la densità metaforica del proprio dettato con una sofferta e implacabile precisione cronachistica. Già traduttore dal francese (Racine, Baudelaire, Blanchot), si rivolge anche alle lingue classiche, pubblicando in Sotto la scure silenziosa (2005) alcuni passi del De rerum natura di Lucrezio e più tardi volgendo in italiano il De raptu Proserpinae di Claudiano (2010). Riunisce l’intera opera poetica nel volume tascabile Poesie (2008) e nello stesso anno escono i Colloqui sulla poesia, serie d’interviste rilasciate a partire dal 1990. Nel recente Quell’andarsene nel buio dei cortili (2010), alle peregrinazioni milanesi e alla predestinazione della fine si affianca nel poeta l’intuita possibilità di altre visioni.