Scrittore slovacco (Rabčice, Slovacchia Centrale, 1904 - Bratislava 1982). Dopo racconti dominati dalla descrizione della vita interiore dei personaggi (Výkriky bez ozveny "Grida senza eco", 1928; Z tichého frontu "Dal fronte silenzioso", 1932), incentrò la successiva trilogia romanzesca (Živý bič "La frusta viva", 1927; Hmly na úsvite "Nebbie all'alba", 1930; V osídlach "Nel laccio", 1940) sul confronto tra individuo e trasformazioni sociali. Al periodo della seconda guerra mondiale dedicò i romanzi Zhasnuté svetlá ("Luci spente", 1957) e Kto seje vietor ("Chi semina vento", 1964), cui seguì il libro di memorie Zelená krv ("Sangue verde", 1970).