FORMAN, Miloš
Regista cecoslovacco, nato a Čáslav, nella Boemia centrale, il 18 febbraio 1932. Dopo un felice esordio all'insegna del cinema verità, ma in cifre furbescamente caricaturali (Konkurs, 1963), si afferma nell'ambito del nuovo cinema cecoslovacco degli anni Sessanta, la Nova Vlná, con Černy Petr (Pietro il nero o L'asso di picche, 1963), un'analisi ironica e amara di quegli scontri generazionali che, in cifre anche più concluse, dovevano poi riproporsi sia ne Gli amori di una bionda (1965), sia in Brucia, ragazza mia (o Al fuoco, pompieri !), 1967, con umorismo beffardo e con una tecnica narrativa dai modi volutamente improvvisati, in linea con le conquiste stilistiche del cinema di quegli anni. Emigrato negli Stati Uniti dopo la caduta di Dubček, F. vi realizza un film di graffiante allegria, Taking Off (1971), ancora una volta costruito sulle incomunicabilità fra generazioni, adesso però in una chiave maliziosamente americana, cui segue, nel 1975, un secondo film One flew over the cuckoo's nest (Qualcuno volò sul nido del cuculo), metafora spettacolare, ma anche intellettuale e sottile, delle lotte dei singoli per sottrarsi agli abusi del potere. Quest'ultimo film, premiato con cinque Oscar nel 1976, impone F. all'attenzione senza riserve degli ambienti cinematografici internazionali, fatti già attenti dai suoi successi cecoslovacchi, dandogli un posto di primo piano nel cinema americano di oggi.
Bibl.: Guyla Maár, Forman titka, in Film Kultura, n. 5, sett.-ott. 1966; Jiří Janoušek, Formasêv spêsob, in Film a Doba, n. 11, nov. 1966; I. Eörsi, G. Kopaněvová, Premier Plan, M. Forman, in Film Kultura, n. 4, luglio-ag. 1968.