Calopresti, Mimmo (propr. Domenico)
Regista cinematografico, nato a Polistena (Reggio Calabria) il 4 gennaio 1955. Approdato al cinema dopo un lungo apprendistato da documentarista, nel corso del quale ha affrontato tematiche socio-politiche, fin dal suo primo lungometraggio si è imposto nel panorama del cinema italiano per la capacità di analizzare le dinamiche dei rapporti interpersonali, rendendo con sensibilità e stile essenziale storie dense di emotività.
Trasferitosi a Torino con la famiglia negli anni Sessanta, dopo le scuole superiori si è accostato al cinema. Nel 1985 ha girato il video A proposito di sbavature, premiato nello stesso anno al Festival cinema giovani di Torino. Dopo esperienze lavorative alla RAI e all'Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, nel 1995 ha esordito nel cinema con La seconda volta (da lui sceneggiato come tutti i suoi film successivi), che narra dell'incontro tra un professore universitario (Nanni Moretti) e la terrorista che molti anni prima gli aveva sparato. Privo di sentimentalismo, ma di forte impatto emozionale e visivo, ambientato in una Torino cupa e asettica, il racconto si snoda in una sequenza di immagini statiche, basandosi su una dinamica di freddi giochi di sguardi, che sottintende tuttavia il formarsi di un intenso legame tra i due protagonisti. La forte contrapposizione tra la drammaticità degli eventi narrati e il distacco con cui sono rappresentati si rivela anche in La parola amore esiste (1998), nel quale l'autore ha saputo rendere, in modo intenso, l'incapacità di comunicare e quindi la difficoltà di porsi in rapporto con gli altri attraverso le nevrosi di una giovane donna, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi. Gli stessi temi riaffiorano in Preferisco il rumore del mare (1999), ritratto della borghesia italiana vista nella sua chiusura e aridità attraverso il rapporto tra due ragazzi: un orfano e il figlio di un industriale. Oltre ai ruoli interpretati in due dei suoi film, La parola amore esiste, in cui è lo psicoanalista, e Preferisco il rumore del mare, dove è il prete, C. ha mostrato le sue doti recitative in Le parole di mio padre (2001) di Francesca Comencini, liberamente ispirato a La coscienza di Zeno di I. Svevo, dove compare nella parte di Giovanni Malfenti.