minera
Termine proprio del linguaggio scientifico, largamente diffuso nella seconda metà del Duecento, in prosa (cfr. la Composizione del mondo di Ristoro d'Arezzo, in cui occorre con frequenza) e in poesia. Significa " minerale "; più precisamente, le m. erano i mineralia della scienza medievale, comprendenti " tutti i composti inorganici dei quattro elementi, e cioè: lapides, metalla e intermedia " (Nardi).
Nel Convivio è usato in senso proprio, sempre al plurale: cfr. III III 3, VII 5, IV XIV 10, XXI 3.
In senso figurato, in Rime CXIII 7 la minera in cui s'affina / quella virtù per cui mi discoloro, allude alla donna ideale, o meglio al sentimento perfetto, bene prezioso purificatore della virtù d'Amore.
Bibl. -B. Nardi, in " Giorn. stor. " XCV (1930) 89; F. Rodolico, in " Lingua Nostra " VI (1944-1945) 17.