mini-job
(mini job), s. m. Lavoretto, ingaggio saltuario per attività lavorative temporanee.
• Quando la Germania cominciò a tracciare il suo itinerario di rinascita fece una riforma (vera) degli ammortizzatori sociali e del mercato del lavoro, usò la leva del decentramento per congelare i salari, preservare l’occupazione e rilanciare la competitività, varò i famosi mini-jobs. (Roberto Napoletano, Sole 24 Ore, 11 marzo 2014, p. 1, Prima pagina) • [Renato] Brunetta ha attaccato senza mezzi termini la [Angela] Merkel: «La Germania costringe tutti gli altri Paesi a fare i compiti a casa. Ma la supremazia della Germania in Europa è stata raggiunta senza rispettare le regole. Da quando [Peter] Hartz fece i mini job, sono state l’inizio di tutto, fino ad Angela Merkel di oggi. La Germania da sempre scarica sull’Europa le sue contraddizioni». (Giuseppe Sarra, Giornale d’Italia, 26 settembre 2015, p. 2, Attualità) • «Senza questi emendamenti non voteremo il decreto. Se la maggioranza si fa incatenare dalla sinistra dell’“indietro tutta”, non ci stiamo», sottolinea il leader di Ap, Angelino Alfano, che spiega come fra le proposte centriste figuri anche quella di istituire subito uno strumento alternativo ai voucher. Il modello è quello dei mini-job e del voucher alla francese. (Gianni Santamaria, Avvenire, 25 marzo 2017, p. 14, Attualità).
- Espressione inglese composta dal prefisso mini- e dal s. job ‘impiego, occupazione’.
> microjob.