MINI-
Mini- è un ➔prefissoide derivato dal latino mìnimus ‘minimo’ (tramite l’inglese mini, abbreviazione di miniature), ed è usato in parole formate modernamente soprattutto nel linguaggio giornalistico e pubblicitario
minigonna (‘gonna molto corta, ➔calco dell’inglese miniskirt’)
miniappartamento (‘appartamento di dimensioni ridotte’).
Nella scrittura, tra mini- e il secondo elemento composto di solito non si usa il trattino, che però si può trovare soprattutto in ➔neologismi che cominciano per vocale
Intesa sulla mini-riforma dei trattati (www.ilsole24ore.com)
Direi un mini-affare (www.passionepeugeot.it)
È possibile anche la grafia separata
C’è chi la definisce soltanto una mini riforma (www.corriere.it)
Mini può avere anche la funzione di aggettivo o di avverbio
Indossi un abito mini
Claudia si veste mini
Come aggettivo, ha il grado superlativo, usato soprattutto nel linguaggio pubblicitario e ottenuto di solito con il prefisso super- o il raddoppiamento mini mini
Bonnie McKee gonna supermini (www.pianetadonna.it)
Mini mini aspirapolvere (www.italian.alibaba.com)
Mini si può usare anche sostantivato con il significato di ‘minigonna’
Si volta a guardare quella mini vertiginosa (www.style.it).
Il prefissoide, già presente in Inghilterra dal 1849 con la parola minicab (‘piccola vettura’), ottenne visibilità mondiale a metà degli anni ’60 del Novecento con un innovativo capo d’abbigliamento inventato dalla stilista inglese Mary Quant: la miniskirt, fedelmente tradotto nell’italiano minigonna.