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MINIMAL MUSIC

di Francesco Antonioni - Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)
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MINIMAL MUSIC

Francesco Antonioni

Termine coniato dal compositore e musicologo inglese Michael Nyman per definire la musica di La Monte Young, Terry Riley, Steve Reich e Philip Glass (Experimental music. Cage and beyond, 1974; trad it. 2011, pp. 139-71). La m. m. è caratterizzata dalla ripetizione di elementi semplici e spesso consonanti, dal rifiuto dell’espressionismo e dalla chiarezza formale, talvolta associata a proporzioni aritmetiche.

I contatti fra Glass e Reich, più legati all’avanguardia occidentale, con Young e Riley, più affini a pratiche musicali di matrice orientale, permisero di fondere in una corrente uniforme le esperienze individuali, che si svilupparono poi in direzioni distinte e diverse. I primi lavori della m. m. risalgono al 1964, anno di inizio del ciclo Tortoise, his dreams and journeys, composizioni basate su lunghi bordoni (drones) di Young, e anno della composizione di In C di Riley, in cui, a partire dalla pulsazione costante di un do (in inglese C), si susseguono semplici spunti musicali, ripetuti a piacere da un numero indeterminato di musicisti.

L’esordio di Reich avvenne un anno più tardi, con la definizione di «musica come processo graduale» (Reich 2002, pp. 34-36), di cui sono esempio le composizioni elettroacustiche It’s gonna rain (1965) e Come Out (1966) e le composizioni strumentali Piano phase (1967) e Drumming (1971), mentre Glass arrivò al successo internazionale nel 1976 con l’opera Einstein on the beach, in collaborazione con il regista Robert Wilson. Il movimento attrasse presto l’attenzione di molti musicisti: gli americani John Adams, Frederic Rzewski, Charlemagne Palestine, gli inglesi Gavin Bryars, Howard Skempton, Nyman e il neerlandese Louis Andriessen. In particolare, Andriessen ha sviluppato l’idea di ripetizione in parallelo con la riflessione politica e i movimenti di protesta studenteschi, ponendo le basi del post minimalismo con De Staat (1972-76), sul testo della Repubblica di Platone, in cui si sviluppano accordi dissonanti e figure più complesse, sottoposte al principio di ripetizione. Fra i movimenti musicali più ricchi e fiorenti del 20° e 21° sec., il minimalismo è stato adottato e caratterizzato individualmente da compositori diversi, dai mistici Arvo Pärt e John Tavener, ai meditativi Giya Kancheli, Vladimir Martynov, Henryk Górecki, ai più disinvolti Graham Fitkin, Steve Martland, Michael Torke, ai compositori statunitensi del collettivo Bang on a can, agli italiani Ludovico Einaudi e Giovanni Sollima, e fin dagli inizi è stato adottato da musicisti pop e rock: Laurie Anderson, Meredith Monk, Wim Mertens, Mike Oldfield, John Cale, Glenn Branca, fino alla più recente minimal techno.

Philip Glass e Laurie Anderson

Bibliografia: E. Restagno, La svolta americana, in Reich, a cura di E. Restagno, Torino 1994, pp. 1-54; S. Reich, Writings on music 1965-2000, Oxford-New York 2002; A. Ross, The rest is noise. Listening to the twentieth century, New York 2007, pp. 515-91 (trad. it. Milano 2009).

Vedi anche
La Monte Young Musicista (n. Bern, Idaho, 1935). Dopo alcune esperienze nel jazz, si accostò alla tecnica seriale (1955-58), e nel 1959 frequentò i corsi di Darmstadt. Legatosi, a partire dal 1960, al movimento Fluxus, iniziò a elaborare, sulla scia delle sperimentazioni di J. Cage, un tipo di ricerca sonora basato ... John Adams Compositore statunitense (n. Worcester, Massachusetts, 1947). Dotato di un non comune eclettismo musicale, è anche apprezzato direttore d'orchestra e di istituzioni musicali. Nel 2002 ha ottenuto il Premio Pulitzer per la musica con On the transmigration of souls. Vita Dopo i primi studi di clarinetto ... Michael Nyman Compositore e critico musicale britannico (n. Londra 1944). Diplomato alla Royal academy of music e al King's College di Londra, dopo un'esperienza di musica per il teatro con Il campiello di C. Goldoni (1976) si è distinto come autore di colonne sonore per il cinema. Ha composto le musiche per vari ... avanguardia Arte e letteratura In ambito artistico e letterario si designano a. storiche i movimenti e gruppi sorti alla fine del 19° sec. e affermati nei primi decenni del 20°: simbolismo, fauvismo, cubismo, futurismo, espressionismo, dadaismo, suprematismo, Novembergruppe, imagismo, teatro politico di Piscator ...
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    Arte Corrente artistica sviluppatasi tra il 1960 e il 1970 negli Stati Uniti d’America. Definita minimal art, ma anche strutture primarie, ABC art, antiform, cool art, topological art, è caratterizzata da forme semplici (minimal), derivate generalmente dalla geometria elementare, da strutture modulari ...
Vocabolario
minimal-chic
minimal-chic loc. agg.le inv. Che risulta elegante per la sua essenzialità e la sua sobrietà. ◆ Tra le novità dell’estate anche l’aperitivo al lussuosissimo Bulgari, da gustare nel giardino allestito come un salotto minimal-chic. Qui l’ambiente,...
minimal art
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