ministrare
Come transitivo, nel senso di " somministrare ", detto del cibo: quella parte ove si ministra lo nutrimento nostro è lo stomaco (Vn II 6). Anche in contesto figurato, dove si riprende la metafora del ‛ convito ' del sapere: Cv I I 12 questo [è quello] convivio, di quello pane degno, con tale vivanda qual io intendo indarno [non] essere ministrata, e XIII 11.
Anche in Cv II V 4 'l Padre avea comandato a li angeli che li [al Figlio, Cristo] ministrassero e servissero, potrebbe avere lo stesso valore, con l'oggetto sottinteso; o essere piuttosto intransitivo col valore di " assistere ". Con costrutto assoluto, nel senso di " adempiere il proprio compito ", " esercitare le preprie mensioni ": Cv IV IX 15 l'uomo d'etade sofficiente a ministrare (cfr. XXIV 2 Ragione vuole che dinanzi a quella etade [di venticinque anni] l'uomo non possa certe cose fare sanza curatore di perfetta etade). Una diretta derivazione virgiliana è in Pg XXX 59 Quasi ammiraglio che... / viene a veder la gente che ministra / per li altri legni: cfr. Aen. VI 302 " ratem conto subigit velisque ministrat ".