MINNEAPOLIS (A. T., 134-135)
La più popolosa città dello stato di Minnesota (Stati Uniti), la 15ª dell'unione in ordine decrescente di popolazione, capoluogo della Hennepin County; è sorta su entrambe le sponde del Mississippi, là dove la presenza di un'isola (Nicollet Island) ha reso più facile il passaggio, presso le cascate di S. Antonio, a contatto con St Paul, con la quale città forma un unico agglomerato urbano. Le due città sorgono: St Paul all'inizio della navigazione sul Mississippi con la rete dei numerosi affluenti; Minneapolis nel punto ove il fiume è più facilmente attraversabile e può fornire per ragioni naturali abbondantissima energia idrica.
La città ha un clima tipicamente continentale: media annua di 7°-8°; inverni freddi con −8°; estati calde (21°-22°); enormi gli scarti fra minimi e massimi assoluti (−30°; +40°); piovosità intorno ai 700 mm. (40% nell'estate; 9% nell'inverno); nevosità abbondantissima (1000 mm. annui).
L'incremento demografico è notevolissimo; nel 1860 il centro contava 2564 abitanti; nel 1880 46.887; nel 1900 202.718; nel 1910 301.408; nel 1920 380.582; nel 1930 464.356. Parte dell'aumento è dovuto all'annessione di centri vicini. Nel 1930 la composizione etnica era la seguente: bianchi nati da genitori indigeni 194.704 (41,9%); bianchi nati da genitori parzialmente e totalmente stranieri 183.941 (39,6%); bianchi nati all'estero 80.834 (17,4%); elementi di colore 4877 (1,1%). Degli 80.834 bianchi nati all'estero le nazionalità più rappresentate erano la svedese (24.866 individui); la norvegese (15.492); la tedesca (5969); la polacca (4555), ecc. Scarso l'elemento italiano (785).
Minneapolis è un grande centro industriale: gli operai erano circa 27.000 nel 1909; salgono a 38.000 nel 1919; sono 35.700 nel 1929. Il valore della produzione negli stessi anni è stato di 165; 491; 361 milioni di dollari rispettivamente. Lo sviluppo industriale ed economico di Minneapolis poggia su basi geografiche: il centro sorge sul Mississippi, magnifica via naturale di traffico, integrata da una fitta rete di strade e ferrovie; è situata a contatto di tre regioni economiche fondamentali (zona dei Grandi Laghi; zona della granicoltura primaverile; zona dell'allevamento), presso le già ricordate cascate di S. Antonio, le quali munite di due dighe, forniscono circa 60.000 HP di energia.
La più antica industria di Minneapolis è quella del legname, largamente fornito dalle vaste distese di pino bianco del nord, facilmente trasportato sui fiumi, lavorato nelle segherie sorte presso le cascate e in gran parte utilizzato dalle vaste zone prative senza alberi del sud e del sudovest. La produzione in aumento, toccò il massimo alla fine del sec. XIX con circa 600 milioni di tavole tagliate all'anno. Attualmente, nonostante la decadenza, tale industria, connessa con il mobilificio, dà lavoro a migliaia di operai. Grandioso sviluppo ha assunto invece l'industria delle farine, per la quale Minneapolis occupa sempre il primo posto nell'Unione, quantunque, specialmente in seguito alla guerra mondiale, questa industria si sia parzialmente trasportata verso oriente (regione dei Grandi Laghi, Buffalo). La città conta ben 26 grandi stabilimenti, situati in gran parte presso le cascate di S. Antonio con una produzione annua di 12 milioni di "barrels", superando gli altri grandi centri specializzati in tale attività economica. Di conseguenza anche per gli "elevators" (capacità di oltre 2 miliardi di litri) il centro tiene un posto di prim'ordine. I molini occupano oltre 2000 operai: connessa con tale attività è quella dei forni, ecc., con più di 1500 persone impiegate.
Un altro importantissimo ramo industriale è quello riguardante il lino (semi, olio, farina), agevolato dalle abbondanti comunicazioni e dalla vicinanza dell'area di maggior produzione (Minnesota, North e South Dakota, Montana orientale e Wisconsin occidentale). Altra industria fondamentale è quella relativa alla siderurgia, ai prodotti meccanici, all'editoria.
Il centro ha eccezionale importanza dal punto di vista del traffico e delle comunicazioni: sul Mississippi le opere portuali, di proprietà del municipio, sono gestite dalla Inland Waterwasy Corporation. La navigazione regolare, in seguito ai lavori intrapresi dal governo degli S. U., si è iniziata nel 1917. Le ferrovie appartengono a numerose società. Ne consegue che tanto dal punto di vista finanziario, quanto da quello commerciale e industriale Minneapolis è il centro principale del NO., avendo relazioni con numerosi stati quali Minnesota, North e South Dakota, Montana e in parte con quelli di Nebraska, Iowa, Wisconsin e Michigan.
La città è sede di numerosi istituti d'istruzione superiore: innanzi tutto dell'University of Minnesota fondata nel 1851, che dal 1928 è divenuta una delle più importanti università degli Stati Uniti con oltre 12.000 studenti; inoltre dell'Augsburg College (Luterano), del Theological Seminary, del Minnesota College of Law, del William Hood Dunwoody Industrial Institute, ecc., La Minneapolis Society of Fine Arts (1883) e la Minneapolis Symphony Orchestra (1903) fanno della città uno dei più importanti centri per le arti e la musica. Numerose sono le biblioteche, tra cui l'University Library con 565.000 volumi, la Public Library con altre 400.000 volumi.
La posizione della città, è eccellente; un elemento pittoresco vi aggiungono gli estesi lungofiume con la milling skyline, con l'allineamento, cioè, dei grandi molini, i laghi naturali dei dintorni e i parchi. Le cascate di Minnehaha, eelebrate da Longfellow nel poema Hiawatha, si trovano in uno di codesti parchi. Il fiume Minnesota affluisce nella vasta corrente del Mississippi proprio a valle della città.
L'Istituto d'arte del Minnesota possiede importanti collezioni di scultura, pittura e disegno, d'arte orientale. Gli edifici della University of Minnesota, disegnati da Gilbert Cass, coprono con le dipendenze circa sessantaquattro ettari. Allo stesso architetto si deve la Federal Reserve Bank. Le Walker Galleries, già collezione privata, cominciate nel 1875 circa, ora allogate in un nuovo edificio aperto nel 1927, contengono circa cinquecento quadri, trecentocinquanta miniature, scelte collezioni di giade, ambre, avorî, e ricchissime serie di ceramiche e porcellane giapponesi, cinesi, greche e persiane.
Fra le statue innalzate in città, si notano quelle di J. S. Pillsbury di Daniel Chester French, e il Padre delle acque, il Mississippi, di Larkin Meade.
Storia. - Il luogo fu visitato dal francescano L. Hennepin nel 1805, dopo l'annessione della Luisiana, e faceva parte d'una regione tolta agl'Indiani per una riserva militare. Il forte fu costruito nel 1819; nel 1838, vi si stanziarono i primi coloni, all'oriente del Mississippi, di fronte alle cascate di S. Antonio. Come villaggio di St Antony, prosperò; ma lentamente. Nel 1845, la popolazione non sorpassava le 200 persone. Tre anni dopo, vi sorsero delle segherie. Nel 1849 il congresso permise anche la colonizzazione della riva occidentale e il villaggio che sorse fu chiamato Minneapolis. I due comuni si sviluppano a gara: St Antony ricevette la costituzione municipale nel 1860, Minneapolis nel 1867. Nel 1872 le due cittadine furono unite. Cominciò allora il grande sviluppo.
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