Mini, Mino de'
Secondo la proposta di G. Rondoni, che si valse di chiose senesi a un codice dantesco, sarebbe l'amico che, fatto prigioniero da Carlo I d'Angiò nella battaglia di Tagliacozzo (1268), Provenzano Salvani riscattò, pagando la taglia di diecimila fiorini, parte dei quali ebbe in elemosina dai suoi stessi sudditi (Pg XI 133-138). Tale proposta non trova però conferma nei primi commentatori che fanno il nome di " Vinea " o " Vinca " (Benvenuto, Buti: il Tommaseo e l'Andreoli scriveranno " Vigna "), o quello di un appartenente alla famiglia senese dei Saracini (Anonimo). Che si tratti di un Saracini, e precisamente di Bartolomeo Saracini, ha cercato di provare, in epoca recente, il Tempesti.
Bibl. - G. Rondoni, Tradizioni popolari e leggende di un comune medievale, Firenze 1886, 187; F. Tempesti, Provenzan Salvani, in " Bull. Senese St. Patria " VII (1936) 1-63; I. Bertelli, in Lect. Scaligera II 397-398.