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MINOA

di Doro LEVI - Enciclopedia Italiana (1934)
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MINOA (Μινώα, Minoa)

Doro LEVI

Era così chiamata l'isoletta situata di fronte a Nisea, il porto dell'antica Megara. Secondo la tradizione il nome le sarebbe venuto da una colonia lasciatavi da Minosse, approdato in essa nelle sue guerre contro Niso. Durante la guerra del Peloponneso fu, nel 427 a. C., presa e fortificata dagli Ateniesi condotti da Nicia, che se ne valsero come punto di osservazione e base d'incursioni contro la Megaride, fino a che fu loro ritolta dai Megaresi nel 410 a. C. Probabilmente l'isola si è unita al continente durante i secoli per le alluvioni del ruscello di Megara, e va identificata con l'odierno colle di S. Giorgio, donde una lingua di terra si avanza nel mare verso Salamina, a est di Palecastro, che sarebbe l'antica Nisea.

Portavano anche il nome di Minoa due località sulla costa settentrionale dell'isola di Creta, una sulla costa orientale della Laconia, una città nell'isola di Sifno e una nell'isola di Amorgo. Minoa era chiamata anche la città di Eraclea nella Sicilia (v. eraclea minoa), che ebbe nome, secondo la leggenda, da Minosse, ma in realtà, probabilmente, dall'isola megarese di Minoa (ricordiamo che colonia megarese è la vicina Selinunte). Ma come debba spiegarsi l'identità del nome tra le altre Minoe, è problema di cui ancora non si vede chiara la soluzione.

Bibl.: Bölte e Weicker, in Ath. Mitt., XXIX (1904), p. 79 segg.; S. Casson, in Ann. Brit. School at Athens, XIX (1912-13), p. 70 segg.; E. L. Highbarger, The History and Civilisation of ancient Megara, Baltimora 1927, p. 20 segg.; E. Meyer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XV, col. 1855 segg.

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