MINTO, Sir Gilbert Elliot, poi conte di
Uomo politico inglese, nato a Edimburgo il 23 aprile 1751, morto a Stevenage il 21 giugno 1814. Educato nelle idee degli enciclopedisti, aveva soggiornato in Francia frequentando il Mirabeau e madame du Deffand. Nel 1776 fu inviato dai whigs alla Camera dei comuni, e nella sua carriera parlamentare seguì il Burke, anche quando prese posizione contro la rivoluzione francese. Nel 1793, alla vigilia dell'evacuazione di Tolone da parte della flotta britannica, fu commissario civile, ed ebbe cura di trasportare in Italia i profughi di quella città più compromessi di fronte al governo del Terrore. Si stabilì allora a Firenze, donde svolse una grande attività per organizzare l'opposizione contro i Francesi. Nel 1794 il governo inglese, avendo occupato la Corsica, conferì a M. poteri vicereali. Egli nominò il Pozzo di Borgo presidente del Consiglio di stato e non poté pertanto evitare la rottura con Pasquale Paoli. Fece della Corsica la base della potenza inglese nel Mediterraneo sino alla fine del 1796 e, quando dovette lasciare l'isola, sfuggendo a fatica agl'insorti, parteggianti per i Francesi, fece occupare l'Isola d'Elba. Egli si rifugiò poi a Napoli, ove fu molto festeggiato dalla regina Carolina. Più tardi fu ambasciatore a Vienna e dal 1806 al 1813 governatore generale dell'India inglese.
Bibl.: Life and letters of sir Gilbert Elliot first earl of Minto, Londra 1873 segg. (voll. 3 dal 1751 al 1806, i dal 1806 al 1814), editi dalla contessa di Minto.