MINUTO
. La divisione sessagesimale della circonferenza, e quindi del giorno e dell'angolo, è stata suggerita ai Babilonesi dall'osservazione del rapporto tra il giorno e l'anno, fissato nei primi tempi grossolanamente in misura poco diversa da quella di 1/360. Senza addentrarci nell'esame delle estensioni del concetto fondamentale alla suddivisione dell'anno e dello zodiaco e, più in generale, alla numerazione ordinaria, nella quale ne sopravvivono le tracce, p. es., nel sistema metrico e monetario inglese, basti dire che la divisione del grado in 60 minuti è stata introdotta presso i Greci nel sec. II a. C. da Ipsicle: che Tolomeo l'ha estesa anche al raggio, introducendo l'opportuna notazione tuttora in uso degli accenti (uno per i minuti, due per i secondi, o sessantesimi di minuto, tre per i terzi, o sessantesimi di secondo, e così via): che infine l'uso promiscuo che della suddivisione sessagesimale si fa nella misura dell'arco e in quella del tempo rende consigliabile adoperare la notazione tolemaica nel primo caso soltanto, adottando nel caso dei minuti e secondi di tempo le notazioni "m" ed "s", fatta seguire in alto al numero cui si applicano, a guisa di esponente.