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miochimia

Dizionario di Medicina (2010)
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miochimia


Disturbo del movimento (➔), costituito da contrazioni muscolari involontarie piuttosto ampie, ondulatorie; si manifesta spec. a carico dei muscoli facciali e dell’orbicolare delle palpebre. La m. è legata a danni neuronali e a fenomeni di rigenerazione nervosa: si può osservare nella distrofia di Duchenne (➔) e in alcune malattie neurologiche, sia familiari che acquisite (timomi, ipotiroidismo); può anche comparire in soggetti normali, come fenomeno transitorio, per tensione emotiva o stanchezza. La sindrome di Isaacs è una m. ereditaria generalizzata, con esordio nella tarda infanzia o nella giovane età adulta, caratterizzata da m., diffuse contrazioni muscolari intermittenti o continue, fascicolazioni, iporeflessia, crampi muscolari, debolezza muscolare, iperidrosi, tachicardia. Il coinvolgimento dei muscoli della faringe o della laringe può interferire con il linguaggio e con il respiro; la continua attività motoria persiste durante il sonno e durante l’anestesia generale; esistono forme familiari e acquisite (fondamentalmente autoimmuni). M. dell’obliquo superiore: consiste in contrazioni intermittenti del muscolo oculare superiore obliquo, solitamente causata da compressione vascolare (anomalie arteriose, aneurismi) alla radice del nervo trocleare. M. facciale continua: consiste in movimenti involontari e vermicolari continui dei muscoli facciali, che si presentano quasi sempre nelle lesioni intrinseche del tronco cerebrale, spec. nella sclerosi multipla.

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