CRISTEA, Miron
Ecclesiastico ortodosso e uomo politico romeno, nato a Topliţa (Transilvania) il 18 luglio 1868, morto a Cannes il 6 marzo 1939. Seguì gli studî di teologia e di filologia, che diedero un'impronta moderna alla sua cultura. Eletto (1909) vescovo di Caransebes, fu, sotto il dominio ungherese, uno dei principali fautori dell'unione della Transilvania alla Romania. Il 31 dicembre 1919 fu nominato metropolita primate e nel 1925, per la prima volta nella storia romena, conseguì la dignità di patriarca e iniziò la lotta per l'unificazione della chiesa in base allo statuto organico dello Şaguna e per la formazione di un clero illuminato, militante. Sua suprema aspirazione fu di stabilire più stretti legami con le chiese occidentali e a tale scopo si recò a Londra a prender contatto con il clero anglicano. Studioso di M. Eminescu, che aveva posto in rilievo la superiore missione sociale e artistica del cattolicesimo, il C., adeguandosi anche al notevole fondo popolare romeno di origine latina sopravvivente anche in materia religiosa, cercò di abolire alcune forme che allontanavano la chiesa romena da quella occidentale, e in tal senso adottò il calendario cattolico anche per la successione delle feste. La sua personalità è legata anche alla vita della Romania: tra il 1927 e il 1930 fu membro del consiglio di reggenza per il minore re Michele I e nel periodo 6 marzo-21 settembre 1938 fu presidente del consiglio dei ministri.