MIRRA (Μύρρα, Myrrha)
Figlia del re di Siria Teante o del re di Cipro Cinira. Porta anche il nome di Smirna. L'ira di Afrodite accende in lei incestuoso amore per il padre; con l'aiuto della nutrice essa riesce a farsi accogliere più notti nel talamo di lui, ma alla fine quegli, desideroso di vedere in viso la giovine innamorata, scopre in essa la propria figliuola. La insegue allora, inorridito, con la spada sguainata, ma M. ottiene dagli dei di essere cambiata nell'albero dello stesso nome. Dopo dieci mesi l'albero si apre e ne esce il bambino Adone. Afrodite, colpita dalla bellezza di lui, lo nasconde in una cesta e lo consegna segretamente a Persefone, ma anche questa, allorché ne scorge la bellezza, n'è talmente presa che non lo vuol più restituire. Di qui una contesa fra le due dee, la quale è poi decisa da Zeus o, per incarico di Zeus, da Calliope in questo senso, che Adone starà un terzo dell'anno con Afrodite e un terzo con Persefone, e per l'altro terzo sarà libero; ma Adone dedica anche questo ad Afrodite. La storia di Mirra è diffusamente narrata da Ovidio, Met., X, v. 298 segg., e celebre per la tragedia omonima dell'Alfieri.