Scrittore azerbaigiano (1812-1878); subì l'influsso del pensiero francese del sec. 18º e della letteratura russa (a Puškin dedicò il poema In morte di Puškin, 1837), e si distinse, oltre che come autore di sei commedie, che fanno di lui il fondatore del teatro azerbaigiano, anche per il racconto, a sfondo realistico sociale, Le stelle ingannate (1857) e per alcuni saggi filosofici.