MISIA (A. T., 90)
Regione montuosa e impervia dell'Asia Minore nord-occidentale, protesa verso l'Egeo e, con la Troade e la Piccola Frigia, anche verso i Dardanelli e il Mar di Marmara; costituita di terreni di varia origine ed età, profondamente erosi e sconvolti da movimenti tettonici anche recenti, situati a un'altitudine varia fra i 300-600 m. s. m., sopra i quali si elevano delle isolate catene montuose talvolta assai alte, quali l'Olimpo di Brussa (2550 m.) e a O. la pesante e piatta catena del M. Ida (1770 m.). Il clima è in genere temperato e umido, con inverni un po' crudi sulle coste del Mar di Marmara. Date le piogge abbondanti distribuite in tutte le stagioni, la Misia specialmente settentrionale è assai ricca di bei boschi di conifere che arrivano fino a 1900 m. Il paese è poco popolato. La popolazione, dedita all'agricoltura, vive in piccoli villaggi, ed è costituita in massima parte da Turchi, dei quali molti immigrati di recente dai paesi balcanici. Lo sfruttamento economico è assai arretrato, quantunque il paese sia fertile, atto alle colture, ricco di legname e anche di miniere (borace, piombo argentifero, cromo), a causa specialmente della scarsità di comunicazioni. L'unica ferrovia che attraversa la regione è quella che unisce Bandîrma, sul Mar di Marmara, con Smirne, passando per Balikesir; essa fra l'altro ha reso conveniente lo sfruttamento della vicina miniera argentifera di Balya Maden. Le colture sono limitate al fondo delle valli alluvionate, alle zone pianeggianti costiere e ai bacini interni, che sono anche le parti più popolate. Escluse le coste della Troade, importuosa, il litorale verso l'Egeo, prospiciente i Golfi di Edremit, di Dikili, di Çandarli, un tempo molto popolato anche da genti greche dedite alla pesca e al giardinaggio, ha colture mediterranee accanto a colture cerealicole. La coltura del gelso e la bachicoltura fioriscono specialmente lungo le coste del M. di Marmara. Nei bacini di Balikesir, d'Ivrendi, di Bayramiç importanti sono le colture del mais, dell'oppio, del sesamo. Qua e là è pure coltivato il cotone. Notevole l'allevamento del bestiame, anche bovino. I centri principali sono Ayvalik (30.000 ab.), porto riparatissimo a S. del Golfo d'Etremit, con fabbriche di sapone, e più a S. Dikili, di recente sviluppo e Çandarli; poi Edremit (12.000 ab.), circondata di frutteti e uliveti; Çanakkale sullo stretto dei Dardanelli; Bandirma sul M. di Marmara e nell'interno Balikesir capoluogo di vilâyet (26.000 ab.) e importante nodo stradale; Balya Maden, centro minerario; Bergama (14.000 ab.) presso l'antica Pergamon, e Bayramiç nella Troade.