MISILMERI (A. T., 27-28-29)
Città della provincia di Palermo, da cui dista 15 km. La congettura che ivi esistesse un casale di musulmani è in relazione col nome, che si ritiene appunto d'origine araba. Comunque tal nome è certamente anteriore al paese e si presenta in varie forme dal sec. XII al XVI. Il castello maestoso e pittoresco, che ancora vi si ammira, sorse nel sec. XIV. Misilmeri fu edificata dopo, verso la metà del Cinquecento, da Francesco del Bosco; poi acquistò il titolo ducale e in seguito passò ai Bonanno, principi di Cattolica. Sotto di questi, nel Settecento, vi fu formato uno dei primi giardini botanici della Sicilia e certamente il più famoso per quel tempo. Oltre il Piano delle stoppe (un piccolo bacino a NO. del paese, ora quasi prosciugato) è Gibilrossa, che col suo monumento ricorda l'ultima sosta di Garibaldi in vista di Palermo (26 maggio 1860). Dal territorio (kmq. 68,68) si ricavano più largamente granaglie, vino, agrumi e manna. Erano intorno a 700 gli abitanti nello stesso secolo in cui il paese fu fondato (1570: ab. 730); ma nel 1831 erano già 7693; nel 1921 erano 11.975 e 11.415 nel 1931.