MISSISSIPPI (A. T., 121-122)
Il più grande fiume dell'America Settentrionale e uno dei più grandi del mondo. Il suo nome deriva da parole indiane che sembra significhino "padre delle acque". Ha le sue sorgenti in un gruppo di laghi del Minnesota settentrionale a circa 47° lat. N. e scorre prevalentemente verso S. per la lunghezza di 4200 km. fino a sboccare, sulle coste della Luisiana, nel Golfo del Messico, a 29° di lat. N.
Pare che Alonso Álvarez de Pineda, per incarico di Francesco de Garay, governatore della Giamaica, abbia costeggiato le terre dalla Florida e abbia visto per primo, nel 1519, le foci del Mississippi, a cui allora fu dato il nome di Río del Espiritu Santo. Più tardi, nel 1528, un'altra spedizione, guidata da Pánfilo Narváez, si dirigeva verso le coste della Florida; ma fu assai disgraziata, ché il capo si perdeva in mare, la maggior parte dei componenti o periva o era fatta prigioniera dagli indigeni: solo quattro, fra cui Álvaro Núñez Cabeça de Vaca, si salvavano e dopo molti anni, lunghe peripezie e stenti indicibili pervenivano, nel 1536, nel Golfo di California. Durante le loro peregrinazioni videro e passarono il Mississippi. Una terza spedizione, ancora più forte e meglio equipaggiata, moveva da S. Lucar nel 1538: intendeva di giungere alle terre che chiudevano a N. il golfo del Messico, descritte come un Eldorado. La comandava Hernando de Soto, uomo di grande coraggio, che giunse al Mississippi, lo passò, e presso alle sue rive morì nel 1541 Ma una piccola parte dei suoi poté discendere il fiume e dopo vicende grandiose, giungere al Messico. La Spagna, gelosa di questa scoperta, non volle rivelarla alle altre genti, sì che il fiume restò ignoto al mondo per oltre un secolo. E si deve ai Francesi se il Mississippi poté essere di nuovo scoperto. La Francia nella prima metà del Seicento aveva già compiuto l'esplorazione dei laghi e scoperto le sorgenti dell'Ohio, dell'Illinois, del Wisconsin, affluenti del Mississippi. Sotto la luogotenenza del conte L. di Frontenac, l'intendente Talon, il quale pensava che uno dei fiumi che nascevano presso i grandi laghi e scorrevano verso il sud, conducesse al grande oceano, incaricò il gesuita Louis Jolliet, nel 1673, di verificare se il fiume Colbert - così era denominato il Mississippi - si gettasse nel Golfo di California. Il Jolliet, accompagnato dal gesuita J. Marquette e da altri cinque francesi, attraverso il Wisconsin, penetrò nel Mississippi e s'avanzò fino al 33° parallelo, cioè presso alla confluenza dell'Arkansas.
Di poi R. de La Salle, che nel 1671 e nel 1679 aveva raggiunto per l'Ohio e l'Illinois il gran fiume, nel 1681, attraverso l'Illinois, ridiscese nel fiume principale e lo seguì fino alla foce, riconoscendo le foci del Missouri, dell'Ohio e dell'Arkansas. Il 9 aprile 1682, piantando una croce sulla riva, prendeva possesso della terra in nome di Luigi XIV. Nel ritorno rimontò il fiume; e solo nel 1687 ritentò per mare di ritrovare le foci del fiume da lui scoperto. E le ritrovò, ma abbandonato sulla costa del Texas dal capitano della nave che l'aveva trasportato, perì (19 marzo 1687) assassinato dai suoi, inaspriti dalle troppe fatiche a cui erano stati costretti.
Dei tributarî del Mississippi, alcuni sono assai più lunghi del fiume principale. Il maggiore è il Missouri, che nasce nella regione occidentale dello stato di Montana e scorre verso E. e SE. per 4720 km., congiungendosi col Mississippi 32 km. a monte di St Louis. La distanza totale tra gli estremi rami sorgentiferi del Missouri e la foce del Mississippi è di circa 6970 km. Altri importanti tributarî occidentali del Mississippi, a valle della confluenza col Missouri, sono l'Arkansas, che nasce nel Colorado, e il Red River, che ha le sorgenti nella regione nord-occidentale del Texas. Il principale affluente orientale è l'Ohio, i cui tributarî più lontani provengono dagli stati di New York, Carolina Settentrionale e Ohio. Sebbene sia più breve del Missouri, l'Ohio, poiché attraversa regioni di più abbondanti piogge, getta nel Mississippi assai maggior volume d'acqua che non il Missouri: la proporzione è del 39% per l'Ohio e del 18% per il Missouri.
La superficie totale emunta dal Mississippi e dai suoi tributarî è di circa 3.250.000 kmq., pari al 40% dell'intero territorio degli Stati Uniti. Il fiume ha, per conseguenza, un enorme volume d'acqua, che è in media di circa 18.800 mc. per secondo alla foce, quantità che è superata di molto nella stagione delle piogge (massimo, 40.000 mc. al secondo).
Con l'affluire dei tributarî e l'aumentare del volume d'acqua, il fiume s'allarga progressivamente e nella Luisiana meridionale raggiunge la larghezza di oltre un km. e mezzo. Tratti larghi si trovano anche molto a monte, dove sono dovuti a condizioni geologiche locali. Uno di questi tratti, chiamato Lago Pepin, tra gli stati di Minnesota e di Wisconsin, è lungo circa 40 km. e largo 3-4 km. e mezzo.
A monte della congiunzione con l'Ohio il Mississippi e i suoi affluenti scorrono generalmente tra alture rocciose che scendono a picco, e il corso del fiume serpeggia tortuosamente in una pianura alluvionale larga poche miglia. Fanno eccezione il tronco del Mississippi a monte di St Paul e quello dell'Ohio presso Pittsburgh: in questi due tratti le rispettive vallate sono più strette e la discesa più rapida. In tutta questa parte superiore vi sono molte isole in genere coperte di bosco. Presso la città di Cairo il fiume sbocca nella pianura costiera e comincia a scorrere molto lentamente, con una pendenza, ad acque basse, di pochi centimetri per chilometro, attraversando una pianura alluvionale larga in media 80 km., nella quale le rive del fiume si trovano leggermente al di sopra del livello che ha la campagna circostante. In questa sua parte, il corso del fiume è tanto serpeggiante, che le distanze per via d'acqua sono lunghe circa il doppio di quelle in linea retta, e in vicinanza del corso attuale si trovano numerosi bracci semilunari che rappresentano meandri abbandonati del fiume. Presto o tardi, ogni meandro tende infatti a divenire un anello che il fiume taglia per formarsi un nuovo letto, abbandonando l'antico, che rimane in forma di braccio semilunare.
Il Mississippi ha un delta enorme che comincia nella Luisiana a oltre 400 km. dalla foce, dove un ramo si distacca dalla corrente principale col nome di Atchafalaya, in prossimità della confluenza del Red River. In periodi di piena, questo ramo trasporta nel Golfo del Messico un'ingente quantità d'acqua con un percorso più brem. A valle di New Orleans il fiume forma un delta "a zampa d'oca" con molte bocche le quali avanzano progressivamente nel golfo.
La profondità del fiume aumenta con l'aumentare del volume dell'acqua. Le navi oceaniche risalgono regolarmente fino a New Orleans a 160 km. dalla foce; e fino a Baton Rouge, circa 160 km. a monte di New Orleans, la profondità minima è di 12 m. Più a monte di tal punto, la navigazione si effettua per mezzo di vapori a fondo piatto, di scarso pescaggio e a unica ruota poppiera, nonché per mezzo di barche. Piccoli vapori possono risalire fino a St Paul, a circa 3000 km. dal Golfo del Messico. Sul Missouri la navigazione è invece incerta a causa dei prolungati periodi di magra; ma qualche traffico di vapori si è avuto fino alla regione centrale dello stato di Montana. Sul fiume Ohio la navigazione si svolge abbastanza regolarmente fino a Pittsburgh, ma anche lì il traffico è talvolta interrotto durante le magre. Per facilitare la navigazione sono state costruite sull'Ohio alcune chiuse, e una, originariamente destinata alla produzione di forza idrica, ne è stata costruita anche sul Mississippi, nel tratto navigabile a monte di St Louis. Tuttavia pochi sono i punti adatti alla costruzione di sbarramenti per la produzione d'energia. Fanno eccezione un tratto a monte di St Paul, dove il fiume è piuttosto stretto, e alcuni affluenti orientali, specialmente il Tennessee dove attraversa gli stati di Alabama e Tennessee. Nel corso inferiore, dove lo sbarramento non è praticabile, il letto del fiume è stato migliorato mediante dragaggi.
Si calcola che il Mississippi trasporti ogni anno nel Golfo del Messico circa 360 milioni di mc. di sedimenti. Il maggior contributo è fornito dal Missouri il quale, sebbene con volume d'acqua inferiore a quello dell'Ohio, scorre per lunghi tratti attraverso regioni semiaride e accumula grandi quantità di sedimenti che, nei periodi di piena, raggiungono circa l'1% del peso dell'acqua. La quantità dei sedimenti si è molto accresciuta, in tempi storici, in conseguenza della messa a coltura di una gran parte del territorio; onde il suolo rimane maggiormente esposto all'erosione. Questa abbondanza di sedimenti nelle zone centrali del tratto navigabile, rende il fondo del fiume continuamente mutevole, costituendo un serio rischio per la navigazione, contro la quale un altro ostacolo è rappresentato dai tronchi d'albero sommersi.
A causa dell'ampiezza dell'area emunta dal Mississippi, dell'irregolare distribuzione stagionale delle piogge e della forma pianeggiante del territorio adiacente al suo corso inferiore, le inondazioni sono frequenti. La vasta pianura alluvionale fu costituita da sedimenti depositati per la maggior parte in epoca preistorica. Un periodo di forti piogge, lungo uno qualsiasi degli affluenti, può produrre piccole piene, e quando parecchi grossi affluenti si gonfiano nel medesimo tempo, l'inondazione copre molte migliaia di chilometri quadrati, producendo grandi danni alle vite e alle proprietà. Generalmente le inondazioni si verificano in primavera e durano un mese o più. Le più disastrose di questo secolo avvennero nel 1903, 1912, 1913, 1922 e 1927. In tali periodi, il volume delle acque scaricate nel Golfo del Messico può salire al triplo di quello normale o a venti volte quello minimo, e a Cairo il livello del fiume può salire di 16-17 m.
I primi colonizzatori sulle rive del basso Mississippi cominciarono, circa 200 anni fa, a costruire argini per proteggere i loro insediamenti dalle inondazioni. Con l'aumentare della popolazione questi argini gradatamente s'accrebbero in altezza e lunghezza, fino a divenire, quali ora sono, praticamente continui da Cairo a New Orleans e a risalire per molti chilometri il corso dei maggiori affluenti, rappresentando una spesa di molti milioni di dollari. Ma questo sistema di argini non è privo d'inconvenienti, perché, quando il fiume non può depositare i suoi sedimenti sopra una grande pianura alluvionale, provoca un rialzamento del fondo, sicché, di tanto in tanto, bisogna accrescere l'altezza degli argini con un supplemento di spesa. Quando poi avviene una rotta dell'argine, caso che si verifica quasi in ogni piena, il danno della regione retrostante è maggiore di quanto sarebbe stato se l'argine non fosse esistito affatto.
In anni recenti sono state costruite in prossimità di New Orleans vie di sfogo per smaltire le acque di piena, prima che esse superino gli argini nella città.
La valle del Mississippi ha suolo fertile e popolazione piuttosto densa; numerose sono le città importanti lungo il fiume e i suoi affluenti, e tale distribuzione fu originariamente dovuta al fatto che le località erano facilmente accessibili per via d'acqua prima della costruzione delle ferrovie. Le città a monte di Cairo sono in genere situate alla confluenza di tributarî (p. es., Pittsburgh, Cincinnati), o in punti di cascate o di rapide che ostacolavano la navigazione (Minneapolis, Louisville); invece le città a valle di Cairo sorgono per lo più sopra alture che le mettono al sicuro dalle inondazioni (p. es., Memphis, Helena, Vicksburg, Natchez, Baton-Rouge). Attualmente, il commercio per via fluviale è meno importante che in passato, in gran parte a causa della concorrenza che fanno le ferrovie che allo stesso modo hanno colpito il traffico sulla maggior parte degli altri fiumi. Il traffico più importante è dato oggi dal carbone, che viene caricato in barche dal distretto di Pittsburgh con destinazione a varie città molto più a valle. Seconda in ordine di massa, ma non di valore, viene la sabbia, usata per la costruzione d'edifici e di strade. Di minore massa ma di maggior valore sono invece il legname, proveniente da varî punti, il cotone, caricato dagli stati meridionali, in gran parte per l'esportazione, il ferro e l'acciaio dal distretto di Pittsburgh.
A causa della grande larghezza del fiume e della scarsa consistenza del suolo presso le rive, il corso inferiore è rimasto privo di ponti fino a tempi relativamente recenti. Infine fu costruito a Memphis un ponte destinato alla ferrovia; contiguo a questo ne sorse nel 1915 un secondo per ferrovia e veicoli. Col diffondersi dell'uso delle automobili è molto aumentata l'esigenza di miglioramento delle strade di grande comunicazione e di ponti per economizzare tempo, e da pochi anni il Mississippi è scavalcato a Vicksburg da un ponte che combina in sé la strada ferrata e la carrozzabile. Un altro ponte è in progetto per traversare in un prossimo avvenire il fiume poco a monte di New Orleans.
V. tav. CIX.
Bibl.: Humphreys e Abbott, Physics and hydraulics of the Mississippi River, Washington 1861 (ed. riveduta, 1876); R. M. Brown, The protection of the alluvial basin of the Mississippi, in Pop. Science Monthly, LXIX (1906), pp. 248-256; id., The Mississippi River as a trade route, in Bull. Amer. Geogr. Soc., XXXVIII (1908), pp. 294-354; United States Congress, Control of floods in the alluvial valley of the lower Mississippi River, House Document 798, LXXI Congresso, 3ª sessione, 1924 (voll. 2 di testo e 1 di carte); F. Simpich, The great Mississippi flood of 1927, in Nat. geog. Mag., LII (1927), pp. 243-289; J. E. Switzer, A trip to the Mississippi-Yazoo flood district, in Jour. Geography, XXVI (1927), pp. 293-299; Lyle Saxon, Father Mississippi, New York 1928; H. Speakman, Mostly Mississippi, New York 1928; W. H. Haas, Mississippi River: asset or liability?, in Economic Geography, VII (1931), pp. 252-262.