MISTRETTA (A. T., 27-28-29)
Cittadina della provincia di Messina, sul versante settentrionale delle Caronie, a una ventina di km. di strada dal Mare Tirreno. Si stende in sito pittoresco, a 950 m. s. m. sopra un poggio di cui occupa la sommità e i fianchi rivolti a E. e a O., dominando una bella conca, ed è, come par certo, l'antico Amestratus (Amestrata), paese di mediocre sviluppo nell'epoca romana, probabilmente diverso da Mytistratus, cui si pensò pure per Mistretta. Sopra un colle precipite, a 986 m. si erge il Castello, ricco di ricordi del primo periodo feudale, che comincia nell'età normanna.
Svincolatosi il paese da tale regime nel sec. XV, vi ricadde nel XVII (1632) per vendita fattane dal re Filippo IV di Spagna. Ma la popolazione, che era allora di circa 4500 ab., si riscattò con mezzi proprî, per quello stesso senso di fierezza da cui fu spinta, nel 1860, a inalberare sul Castello, prima di ogni altra in Sicilia, dopo Palermo, la bandiera nazionale. Il territorio comunale (kmq. 122,96) ha larghi pascoli e dà in abbondanza grano, olio, vino e agrumi. Nonostante il progresso edilizio e civile del paese dopo il 1860 (fu anche capoluogo di circondario) il numero degli abitanti nell'ultimo secolo ha avuto lente e poco favorevoli oscillazioni. Poco più di 11.000 erano così nel 1831 come nel 1871, e nel 1881 risultarono poco più che nel 1921, in cui se ne contarono 12.056: nel 1931 furono 10.819.