MITRIDATE (più esattamente Mitradate "donato da Mithra"; Μιϑαδάτης, Mithridātes)
Nome di parecchi sovrani di stirpe iranica, di cui sono particolarmente notevoli tre re partici della dinastia degli Arsacidi, e quattro re del Ponto. I partici sono:
Mitridate I (Arsace VI) successe al fratello Fraate I intorno al 175 a. C. e continuò quelle vittoriose campagne a Oriente contro i dinasti greco-scitici di Battriana, a Occidente contro i Seleucidi, che condussero con lui, e più col figlio Fraate II, alla rapida ascesa dell'impero partico. Morì poco dopo il 138, dopo avere battuto e catturato Demetrio II Nicatore. Dal 140, le sue monete portano l'epiteto di Filelleno.
Mitridate II il Grande (120-88 a. C.) batté i Saci e Artavasde di Armenia, ed estese soprattutto verso Oriente i confini dell'impero. Fu il primo re partico a entrare in relazione con Roma, con le trattative intercorse fra lui e Silla, che nel 92 a. C. era pretore in Cilicia.
Mitridate III assassinò circa il 57 a. C. il proprio fratello Fraate III, ma venne presto a conflitto con l'altro fratello, suo complice, Orode, che gli si sostituì sul trono. Dopo aver cercato soccorso presso i Romani, fu battuto a Seleucia, assediato in Babilonia, catturato nel 54 e ucciso per ordine di Orode.
Nella dinastia dei re del Ponto, che facevano risalire la loro origine a uno dei sette nobili persiani che uccisero il falso Smerdi, è controverso il numero d'ordine da dare ai varî omonimi, calcolandosi da alcuni come M. I e II, due membri della famiglia che regnarono a Cio sulla Propontide, e come M. III, il vero e proprio fondatore del regno pontico, che altri designa invece come primo (v. mitridate 1). M. II (rispetto al precedente considerato I; per E. Meyer, M. II e III) regnò dal 256 al 190, e dette una figlia in sposa ad Antioco III di Siria. M. III Filopatore Evergete (169-121; per il Meyer l'Evergete è un M. V distinto da un M. IV Filopatore) fu alleato dei Romani, che aiutò a occupare il regno di Pergamo, e dette anche un contingente durante la terza guerra punica. Con alleanze matrimoniali, e una politica di audacia e di astuzia, riuscì ad allargare di molto la potenza e ricchezza del regno pontico, preparando così il terreno alle future gesta del figlio M. VI Eupatore (v.), di gran lunga il più famoso tra i sovrani di tal nome.
Bibl.: Per i re partici, A. v. Gutschmid, Gesch. Irans u. seiner Nachbarländer, Tubinga 1888; per i pontici, E. Meyer, Gesch. d. Königreichs Pontos, Lipsia 1879.