MIUNTE (Μυοῦς, Myus)
Antica città ionica della Caria sulla sponda meridionale del Meandro, probabilmente in immediata vicinanza del mare al momento della sua fondazione, ma già al tempo di Strabone (XIV, 633) lontana dalla costa trenta stadî. Si diceva fondata da Cidrelo figlio di Codro, ed era la più piccola delle dodici città ioniche d'Asia Minore. Con Lampsaco e con Magnesia fu dal re di Persia assegnata a Temistocle, quando il vincitore di Salamina passò ai servigi dell'antico nemico. Presso Miunte gli Ateniesi ebbero a soffrire una sconfitta dalle truppe del satrapo di Caria durante la guerra del Peloponneso (Thucyd., III, 19). Nel corso del sec. III, Miunte perdette la sua indipendenza, e fu incorporata nel territorio di Mileto. I Milesî intorno al 228 ne distribuirono il territorio a mercenarî cretesi cui diedero la cittadinanza. Filippo V di Macedonia cedette Miunte a Magnesia sul Meandro, la quale nel 196 dopo una guerra con Mileto conservò almeno in parte quel territorio e cercò con poco successo di far rimpatriare i coloni cretesi. Quando Strabone scriveva al principio dell'impero, Miunte faceva parte di nuovo del territorio milesio, e al tempo di Pausania (seconda metà sec. II d. C.) gli ultimi abitanti si erano trasferiti a Mileto, probabilmente per le inondazioni e gl'impaludamenti del Meandro che avevano reso inabitabile il luogo. Appunto per queste alterazioni geografiche non è sicura la identificazione di Miunte.
Bibl.: G. Kaweran e A. Rehm, Das Delphinion in ilet (Milet, Ergebnisse der Ausgrabungen, III), Berlino 1914, p. 199 segg.