MIZDA (A. T., 113-114)
Oasi e abitato della Tripolitania, a 80 km. al sud del Garian, in una depressione al margine della Ghibla, nella valle superiore dell'uadi Sofeggin a circa 520 m.s.m. L'abitato, formato da due nuclei distinti a mezzo chilometro di distanza (M. el-Foghia e M. el-Otia: rispettivamente la superiore e la più bassa) costituiti entrambi da miseri tugurî, è abitato prevalentemente da Berberi (Gontrar a M. el-Fogh e Uess e Masaid a M. el-Otia) già in frequenti lotte fra loro. Caratteristiche ne sono le tre torri che sorgono a Mizda alta. L'importanza della località, già riconosciuta nell'età romana, deriva dalla sua posizione lungo la principale via di comunicazione fra Tripoli e il Fezzan. Occupata dagl'Italiani fin dal 5 luglio 1913, sgombrata più tardi, venne ripresa il 14 maggio 1924. Attualmente è capoluogo circondariale del commissariato del Gebel centrale e sede di presidio militare. L'oasi, assai deperita e di misero aspetto, conta circa 300 palme; gli abitanti sedentarî sono circa 800.