MLADÁ BOLESLAV (ted. Jungbunzlau; A. T., 59-60)
Città del nord-est della Boemia, situata pittorescamente a 230 m. s. m. su una collina sopra il fiume Jizera, all'incrocio delle ferrovie del N. e del NE., centro amministrativo, economico e culturale della regione; nel 1930 aveva 19.604 ab. Delle vecchie costruzioni storiche, fra le quali detiene il primato l'antico castello, che ora è adibito a caserma, meritano di essere ricordati il caratteristico monumento gotico della casa dei Fratelli boemi, il collegio degli scolopî in stile barocco, il municipio, e le chiese di S. Giovanni (1406) e di S. Gallo (1539). Numerose sono le imprese industriali, fra le quali emerge la fabbrica delle automobili. Vi sono inoltre fabbriche di candele e saponi, di macchine agricole, di motori elettrici e di accumulatori, di prodotti chimici, nonché uno zuccherificio e una distilleria; notevolmente sviluppate sono inoltre l'industria tessile (tappeti, cordami) e la molitoria. Fra le istituzioni culturali emergono numerose scuole medie e professionali, un museo regionale e un teatro.
Storia. - La città fu fondata nel sec. X o dal duca Boleslao II o da Boleslao III come un castello della famiglia ducale, il quale per distinguerlo dalla Stará Boleslav (v.), fu originariamente chiamato B. Menší (B. Minore), oppure Boleslav Nová. Nei secoli XII e XIII fu uno dei centri dell'amministrazione, ma già verso il 1262 fu abbandonato. L'odierno comune si sviluppò dalla borgata chiamata Podolec nella quale, dopo che il castello fu abbandonato, sorse una commenda dei cavalieri di S. Giovanni Gerosolimitano (cavalieri di Malta) presso la chiesa di S. Vito. Nel 1318 la città passò all'antica famiglia dei signori di Michalovice, i quali nel 1334 ottennero per il comune il diritto municipale secondo quello di Norimberga, e tennero Mladá Boleslav fino al 1468, quando l'ereditò la sorella di Pietro di Michalovice, Maddalena, sposata a Giovanni di Cimburk e di Tovačov. Da questi la ebbero i parenti della seconda sua moglie, cioè i signori Krajíř di Krajek, poi passò in potere dei Lobkovic e infine dei Hohenlohe, dai quali nel 1614 il comune riscattò la libertà e divenne indipendente.
I cittadini accettarono al principio del sec. XV l'ussitismo e in seguito per la maggior parte divennero seguaci dei Fratelli boemi. L'Unità dei Fratelli, perseguitata dal governo, trovò nei signori Krajíř i potenti protettori e poté così creare a Mladá Boleslav uno dei suoi principali centri in Boemia; vi fu fondata una chiesa dei Fratelli boemi, una loro scuola fiorente, nonché una tipografia rinomata per stampare gli scritti della detta Unità, la quale chiamava Mladá Boleslav il "Monte Carmelo". I cittadini furono nei secoli XVI e XVII spesso perseguitati per la loro fede, e dopo la soppressione della rivolta boema furono puniti con le confische; i beni dell'Unità dei Fratelli boemi furono allora consegnati agli ordini carmelitano e francescano.
Durante le guerre dei secoli XVII e XVIII la città subì grandi danni dalle incursioni nemiche, e soltanto nella seconda metà del sec. XVIII incominciò nuovamente a fiorire, quando cioè divenne la sede dell'amministrazione regionale. Oggi è una delle più importanti città della Boemia del NE.
Bibl.: F. Novotný, Kronika Bolesvaská (la Cronaca di Boleslav), Mladá Boleslav 1822; A. Sedláček, Hrady zámky a tvrze král. Českého (I castelli e le fortezze del regno di Boemia), X, Boleslavsko, Praga 1895; F. Bares, Soupis památek historických a uméleckých v politickém okresu Mladobolesvaksém (I monumenti storici ed artistici nel distretto politico di Mladá Boleslav), XXI, Praga 1905; F. Bareš, Památky okresu boleslavského (I monumenti del distretto di Boleslav), Mladá Boleslav 1916; F. Bareš, Paměti města Mladá Boleslav (Le memorie della città di M. B.), voll. 2, ivi 1920-22.