MOAMIN
Falconiere arabo, attivo alla corte imperiale di Federico II, scrisse un trattato di caccia in lingua araba, che durante l'assedio di Faenza (1240-1241) fu tradotto in latino da Teodoro di Antiochia (v.), con il titolo De scientia venandi per aves, ma più noto come Moamin. Si narra che nella stessa occasione lo Svevo avesse apportato correzioni al testo, che, insieme ad altri simili, gli fu utile per la stesura del suo De arte venandi cum avibus. Più tardi, per desiderio del re di Sardegna Enzo, il trattato di M. fu tradotto in francese da Daniele da Cremona (o Deloc).