mobilita
mobilità Condizione di ciò che è mobile; attitudine, capacità e facilità a muoversi.
Insieme degli spostamenti da un’attività lavorativa a un’altra che richiede una preparazione professionale dello stesso grado (m. orizzontale) o di grado più elevato (m. verticale). Può essere determinata sia da variazioni nella struttura salariale sia da altre motivazioni di carattere non monetario, per es. migliori condizioni di lavoro o mutamenti nella situazione economica generale. Alla m. del lavoro, in generale, contribuisce l’avvicendamento del personale, detto anche turn over (➔). Quando gli spostamenti avvengono da una azienda a un’altra, si ha m. interaziendale; se invece si realizzano all’interno della medesima azienda, si ha m. intraziendale. In presenza di dipendenti in esubero, è possibile la loro ricollocazione extra aziendale attraverso l’istituto della m.; la disciplina è fornita dalla l. 223/1991 (e successive modificazioni), che stabilisce la procedura che viene avviata qualora l’imprenditore ritenga di non essere in grado di garantire il reimpiego di tutti i lavoratori già in cassa integrazione (➔ CIG). La norma stabilisce che i lavoratori in m. hanno diritto a una indennità e devono godere di particolari garanzie occupazionali, tra cui il diritto di precedenza nelle assunzioni e la partecipazione a corsi di formazione professionali. Si discute frequentemente di modificare l’istituto della m. ed eventualmente di abolire tale indennità o di sostituirla con altre forme di protezione. La m. può avvenire tra aree geografiche (m. geografica) o all’interno di ciascuna di esse (➔ anche migrazione).
Spostamento di risorse finanziarie da un luogo o da una destinazione ad altri. Quando è internazionale, essa consente ai Paesi caratterizzati da bassi livelli di risparmio di attrarre risorse per finanziare progetti di investimento redditizi e ai risparmiatori la possibilità di diversificare il proprio portafoglio. Nel caso i capitali esportati vengano utilizzati per acquistare il controllo di imprese residenti all’estero, si parla di investimenti diretti (➔ investimento diretto estero). In generale, la m. dei fattori di produzione è la possibilità per un fattore della produzione, sia esso capitale, terra o lavoro, di essere trasferito da un impiego a un altro o da un’area geografica a un’altra.
Passaggio di individui o gruppi da uno strato sociale all’altro, o da una posizione all’altra, che può essere di classe, di ceto o di stato. La m. intergenerazionale si misura paragonando la posizione di classe sociale di un figlio o di una figlia a quella dei genitori alla medesima età. I mutamenti che intervengono nell’arco della vita di uno stesso individuo configurano invece una mobilità intragenerazionale. Tra le due misure, la prima fornisce maggiori informazioni sui mutamenti strutturali, o sulle rigidità, di una società.
Razionalizzazione del traffico veicolare attraverso la programmazione e l’incentivazione dell’uso dei mezzi pubblici di trasporto, per un’efficace salvaguardia delle condizioni atmosferiche e ambientali, soprattutto nei centri urbani.