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modello macromutazionale

di Mauro Capocci - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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modello macromutazionale

Mauro Capocci

Ipotesi secondo cui l’evoluzione avviene attraverso grandi mutamenti genetici improvvisi o macromutazioni. La teoria darwiniana ha dimostrato che l’evoluzione avviene grazie a cambiamenti casuali di minima entità che vengono successivamente selezionati ed ereditati. Questo processo evolutivo richiede tempi estremamente lunghi, e anche la documentazione fossile spesso non mostra un’evoluzione graduale da una specie a un’altra. Per questi motivi, soprattutto prima della sintesi tra genetica e teoria dell’evoluzione avvenuta intorno agli anni Quaranta del Novecento, si era ipotizzato che l’evoluzione avvenisse attraverso macromutazioni che coinvolgevano più tratti contemporaneamente. All’inizio del Novecento, il ricorso ai modelli macromutazionali (o saltazionismo) non era necessariamente antidarwiniano: la genetica doveva ancora svilupparsi appieno, e dunque tali teorie erano utilizzate proprio per salvaguardare la teoria della selezione naturale, la cui azione veniva integrata da grandi cambiamenti improvvisi e casuali. Tuttavia, lo sviluppo della genetica ha successivamente dimostrato che sono le micromutazioni alla base dell’evoluzione darwiniana, e che anche la macroevoluzione (la discendenza filogenetica comune dei taxa superiori) può essere spiegata in termini di accumulo graduale di piccole mutazioni. Inoltre, è stata stabilita l’esistenza di processi per cui l’evoluzione può essere anche molto rapida (su scala geologica), così che non sempre è possibile rintracciare tutti gli anelli mancanti in una serie fossile che da una specie conduce a un’altra.

→ Evoluzione genetica dell’uomo

Vedi anche
saltazionismo In biologia evoluzionistica, teoria ormai abbandonata secondo la quale la comparsa di specie e categorie superiori di viventi avrebbe luogo improvvisamente per subire poi, in seguito a mutazioni in singoli individui, importanti innovazioni evolutive. darwinismo Denominazione delle teorie elaborate da C. Darwin per interpretare l'evoluzione degli organismi attraverso il meccanismo della selezione naturale. Secondo il darwinismo, il campo di variabilità nel quale agisce il meccanismo di selezione può essere determinato sia da cause interne, di natura genetica, ... selezióne naturale selezióne naturale Meccanismo evolutivo proposto dal naturalista britannico C.R. Darwin nell'ambito della sua teoria dell'evoluzione ed esposto nel libro Sull'origine delle specie per selezione naturale (1859). Darwin, osservando le differenze fra specie affini viventi nelle diverse isole dell'Arcipelago ... specie biologia Nella sistematica biologica, categoria che rappresenta l’unità fondamentale di base del sistema di classificazione. specie sistematica specie comprendente diverse sottospecie (dette anche specie elementari o, in botanica, giordanoni), cioè diverse popolazioni o gruppi di popolazioni, normalmente ...
Categorie
  • GENETICA in Biologia
Vocabolario
modèllo
modello modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
modellare
modellare v. tr. [der. di modello] (io modèllo, ecc.). – 1. a. Lavorare una sostanza plastica per darle una forma; in partic., nella scultura, plasmare in argilla o altra materia molle il bozzetto o l’opera in grandezza d’esecuzione per...
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